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Il senso pratico di Nikita Contini (LR Vicenza): le parole servono a poco, ora ci vogliono i fatti

Il giocatore di padre italiano e di madre ucraina, cresciuto a Napoli, è contento per la fiducia che ha in lui l'allenatore Brocchi. Considera Vicenza una realtà ben organizzata, e proprio per questo e per l'impegno che ci metterà la squadra ce la farà a mantenere la B

L'altro giorno a Casa Vicenza è stato presentato anche il nuovo portiere biancorosso, Nikita Contini, il cui cartellino è di proprietà del Napoli.
«Sono contentissimo di essere qui, non vedevo l’ora, anche perché è stato fatto tutto all’ultimo minuto, quindi non mi aspettavo di entrare subito in campo». Così ha esordito con i giornalisti Nikita Contini.
«Sono contento comunque della fiducia che mi è stata data e spero di ripagarla il più possibile». 

SULLA PRESTAZIONE IN CAMPO
«Personalmente sono rimasto abbastanza contento, anche perché non scendevo in campo da un po’. Tuttavia rimane comunque l’amaro in bocca per il risultato (la sconfitta col Frosinone, ndr). Anche se sono qui da poco ho visto le qualità di questa squadra e assolutamente non meritiamo questo tipo di classifica, quindi cercheremo di lavorare, giorno dopo giorno, per portare più punti possibili a casa».
«Sono sicuro di poter dare una grande mano al Vicenza - prosegue Contini -, sono contentissimo della fiducia che mi è stata data da parte della società, del direttore e anche del mister, mettendomi subito in campo. A Crotone ho vissuto dei mesi particolari (negtivi, ndr), sono qui per fare bene e per dare una mano alla squadra, alla piazza e alla società».

LE CARATTERISTICHE DI CONTINI
«Personalmente non mi piace parlare tanto di me, c’è sempre da migliorare. Qui ho incontrato un preparatore dei portieri, Lorenzo Squizzi, che è molto bravo e preparato, quindi cercherò di lavorare al meglio con lui e con la squadra, affinando le mie qualità affinché possa contribuire nel portare risultati alla squadra». 
«Mi piace tantissimo giocare con i piedi - svela Contini -, tant’è vero che quando ero piccolo giocavo in attacco, quindi mi piace tantissimo giocare così. Poi il calcio moderno lo richiede molto e anche mister Brocchi richiede il gioco da dietro: stiamo lavorando su questo. Mi piace impostare il gioco, però non dobbiamo dimenticare il nostro primo obiettivo, da portieri, ovvero parare».

PER CONTINI NON C'E' FRAGILITA' CON LA PALLA IN AREA
«Fragilità difensiva con il pallone in area? Sinceramente questa sensazione non l’ho avuta. Ci sono state delle difficoltà, è vero, perché comunque il Frosinone è un’ottima squadra: abbiamo sofferto un pochettino, come è normale che sia. Dobbiamo lavorare giorno dopo giorno per imparare a conoscerci di più, anche perché comunque nel reparto arretrato siamo 2-3 giocatori nuovi, arrivati da poco».

VICENZA-COSENZA
«L'abbiamo preparata bene, come una finale, anche perché tutte le partite per noi sono fondamentali. Sappiamo l’importanza della partita di sabato, ma ora le parole servono a poco, contano solamente i fatti: portare più vittorie e più punti a casa per raggiungere il nostro traguardo». La salvezza.

IL PARALLELO COL CROTONE
Contini viene dal Crotone, squadra che sta vivendo una situazione difficile: ecco un possibile parallelo con la situazione di Vicenza, ma il giocatore afferma: «Il campionato di Serie B è stranissimo, non si sa mai come va a finire. Però quando sono arrivato qui ho notato una maggiore organizzazione rispetto a Crotone; non mi aspettavo di trovare questa organizzazione sinceramente, quindi mi sembra strano che ci troviamo in questa situazione di classifica, ma faremo di tutto per uscirne fuori».

SULL'AUTOGOL CONTRO FROSINONE
«Non ricordo di averne subiti altri (autogol, ndr). E’ stato un episodio sfortunato (quello di sabato scorso col Frosinone), anche perché la palla sembrava che andasse fuori, mi sono girato ed è andata a finire sotto l’incrocio, sono cose che possono capitare».
 

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