Crisi Lega, Dal Lago: "Il futuro? Bossi non può non esserci"
La parlamentare vicentina, designata dal consiglio federale a far parte del triumvirato con Maroni e Calderoli, non si sbilancia sul futuro del Carroccio ma esclude che Bossi venga "fatto fuori"
"Non so cosa succederà fra qualche mese - commenta la neo "triumvira" vicentina Manuela Dal Lago - Ma Umberto Bossi, quale sarà il suo ruolo, non può non esserci nella Lega". VICENTINI AI VERTICI DELLA LEGA
"L'unica cosa certa che succederà - aggiunge Dal Lago, parlando con l'ANSA - è che il candidato alla segreteria sarà il candidato di tutta la Lega". E infine su Bossi: "é un grande uomo, una persona per bene, e dei soldi non gli è mai interessato niente". "Bossi in ogni caso c'é - prosegue Dal Lago - e ci sarà sempre nel movimento. E' colui che ci ha dato i sogni, la speranza per 30 anni. Come potrebbe non esserci?".
Riepilogando quanto avvenuto nel sofferto consiglio federale di ieri, Dal Lago ha sottolineato come l'altro "grande personaggio" sia stato Roberto Maroni". "E' stato Maroni - conferma - dopo che Bossi aveva detto che le dimissioni erano irrevocabili, a rispondere che al congresso riproporrà Bossi segretario". "Non ho la sfera di cristallo - prosegue Dal Lago - non sono se Bossi sarà o no riproposto segretario. L'importante, l'ha detto lui stesso, non sono i ruoli, gli incarichi. L'importante è la Lega, che deve essere unita, e l'apporto che ciascuno può dare, anche da semplice simpatizzante".
Sui possibili candidati a prendere il posto del Senatur, Dal Lago non si sbilancia: "non saprei, non c'é solo Maroni, possono essere tanti. Fondamentale è andare al congresso con un unico candidato". Non crede infine Dal Lago che il terremoto giudiziario sulla Lega e le conseguenze sulla segreteria possano portare a 'fratture' tra i leghisti veneti e i lombardi: "é la prima che sento - risponde - Troverei un'idiozia una divisione tra veneti e lombardi, perché la grande forza della Lega Nord è sempre stata quella di essere unita".
