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Fine vita, Donazzan costretta al silenzio: "Oggi è un voto pesante"

L'assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro motiva la sua opposizione ad una proposta di legge "che non avrebbe dovuto approdare mai in Consiglio regionale del Veneto"

Oggi sono stata obbligata al silenzio in aula, a causa di un regolamento che forza la mano sul ruolo degli assessori a cui viene negata la parola, ovvero l’espressione libera del pensiero politico, la ragione stessa per cui siamo eletti e rappresentiamo democraticamente il Veneto nella sede del consiglio regionale". Elena Donazzan (FdI), assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione del Veneto motiva quanto accaduto stamane, martedì 16 gennaio, in Consiglio regionale e spiega la sua opposizione contro: “Un regolamento che imbavaglia di fatto il politico assessore regionale, nonostante l’avvenuta elezione in consiglio regionale e nonostante il consenso democratico".

Donazzan esprime il suo disappunto verso una legge (quella sul fine vita): "che non avrebbe dovuto essere discussa mai in consiglio regionale e meno che mai in quello del Veneto".

"Penso che non avrebbe dovuto approdare mai in Consiglio regionale del Veneto - continua - Una proposta di legge che esula dalle competenze e dalle materie della Regione...Prima si devono offrire tutte le cure per la vita...Una forzatura giuridica e culturale"

E ancora..."Votare questa legge ci assolve dal non aver fatto tutto quello che avremmo dovuto per aiutare una persona a vivere meglio e una famiglia a sopportare meglio quel peso? NO, non ci assolverà, servirà solo ad anestetizzare la nostra coscienza da senso della inadeguatezza che ci dovrebbe cogliere di fronte alla domanda: io nel mio ruolo di consigliere, di assessore, di eletto del veneto, ho fatto tutto quello che dovevo o potevo per aiutare a vivere in modo dignitoso?"

"Oggi è un voto pesante, che segna un prima e un poi nella storia del Veneto - continua - Io spero sinceramente che il Veneto non abdichi al senso della vita e al dovere della cura che lo ha reso una grande terra di umanità".
 

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