Venus, torna la danza al Teatro Comunale di Vicenza
La programmazione di Danza del Teatro Comunale di Vicenza si caratterizza per la proposta eclettica, di sicuro valore artistico e forte connotazione, in grado di portare sul palcoscenico spettacoli importanti e un forte carisma nell’interpretazione del contemporaneo; molto interessanti i prossimi appuntamenti di fine febbraio, dedicati alla ricerca e alla sperimentazione, entrambi in scena al Ridotto.
Si tratta della restituzione di una residenza artistica di danza, “Venus” concept di Nicola Galli in programma sabato 21 febbraio alle 18.30 e di “Sopra di me il diluvio” della Compagnia Enzo Cosimi (che dello spettacolo cura regia, coreografia, scene e costumi) in programma sabato 28 febbraio alle 20.45, residenza realizzata al Teatro Comunale nella passata stagione, diventata spettacolo “definitivo”.
Il Ridotto si conferma dunque nel suo ruolo di “territorio d’innovazione”, anche per la danza, in grado di proporre rassegne e performances anche di tipo sperimentale. Da qualche anno la Stagione di Danza del Teatro Comunale di Vicenza è accompagnata da interessanti esperienze vocate a esplorare i territori dell’innovazione e nuovi percorsi creativi; tra queste, le Residenze Artistiche di Danza, pratica diffusa nei maggiori teatri e centri culturali a livello internazionale, che permette ai giovani artisti di creare e presentare negli spazi del teatro nuove idee, nuovi progetti, spesso work in progress che diventano poi spettacoli.
Questa significativa esperienza di sostegno alla creatività e promozione della funzione sociale delle arti performative, viene realizzata dal Teatro Comunale di Vicenza per la quarta stagione consecutiva; le residenze ospitate e sostenute dalla Fondazione, sono realizzate in collaborazione con Arteven e con la Regione del Veneto. Il nuovo progetto coreografico 2015 “Venus”, su un concept di Nicola Galli, Progetto MDV (Metamorfosi Del Vuoto), sarà presentato in anteprima al pubblico sabato 21 febbraio 2015 alle 18.30 L’azione è di Alessandra Fabbri e Nicola Galli, gli elementi scenici e l’assistenza tecnica di Andrea Mosca, i costumi di Elena Massari. La ricerca da cui il lavoro del ferrarese Galli prende spunto, indaga il legame indissolubile dell'uomo con lo spazio e con il tempo, per giungere fino al pianeta Venere, dove sono rintracciati antichi segni vitali, immersi nell'atmosfera vulcanica e acida.
L'immaginario astronomico e iconografico che guida le coreografie conduce all'avvicinamento a questo “nuovo” pianeta polveroso, proibitivo e ostile, spaziando in un contesto liquido tra arti performative e visive. La precedente creazione coreografica di Nicola Galli “Jupiter and Beyond” aveva inaugurato il progetto focalizzato sulla geometria squadrata e terrestre, che trova la sinuosità nella curvatura della linea circolare e celeste; e l’'immaginario astronomico e iconografico di “Venus” progetta proprio l'avvicinamento a questo misterioso pianeta.