Fiorella Mannoia in concerto a Bassano
Fiorella Mannoia a Bassano del Grappa sabato 12 marzo. È l’atteso concerto della cantante che, dopo i rinvii a causa del Covid, ritorna finalmente in scena con “La versione di Fiorella Tour 2022”, che prende il nome dal programma che ha appena terminato di condurre su Rai 3, in seconda serata. Nel concerto, ospitato sul palcoscenico del Pala Bassano 2 e organizzato da DuePunti Eventi, Fiorella Mannoia interpreterà i brani che hanno contraddistinto la sua carriera, dagli inizi fino all’ultimo album “Padroni di Niente”, uscito a novembre 2021.
“Mi sento felice perché dopo due anni e mezzo finalmente possiamo rivedere i teatri pieni e ricominciare una vera tournée che purtroppo non avevamo potuto fare per i motivi che conosciamo – racconta Fiorella - Certo, con quello che sta succedendo non siamo nello spirito migliore, ma questo è il nostro lavoro e tutti lavorano nonostante quello che sta accadendo. Il nostro mestiere è questo e cerchiamo di intrattenere la gente e dare delle emozioni perché è quello che sappiamo fare. Spero che siano due ore di emozioni in cui come sempre ci si divertirà, commuoverà e si rifletterà su tanti argomenti. È un po’ la prerogativa di tutti i miei concerti: si ride, ci si commuove, si pensa”.
E ancora: “Durante le registrazioni del programma inaspettatamente mi sono trovata a cantare canzoni che non avevo mai cantato, che mi ha fatto piacere cantare e che quindi riporterò sul palco. Anche il palco stesso richiama il programma, ci sono le lampadine viste in studio in questi mesi, perciò abbiamo voluto riportare un po’ “La Versione di Fiorella” nel teatro”.
Ad accompagnarla sul palco durante il tour i musicisti Diego Corradin alla batteria, Claudio Storniolo al pianoforte e alle tastiere, Luca Visigalli al basso, Max Rosati e Alessandro "DOC" De Crescenzo alle chitarre, e Carlo Di Francesco alle percussioni e alla direzione musicale di tutto lo spettacolo.
I biglietti acquistati in prevendita rimangono validi per la data del 12 marzo.
Nuovi biglietti sono disponibili nel circuito Ticketone, on line e punti vendita.
Attraverso le canzoni che canta e le storie che racconta, l’artista pone l’attenzione sull’uomo e sulla nostra “umanità”, quella da cui bisognerebbe ripartire per non ritrovarci “Padroni di niente”: “Questo album è stato concepito durante il primo lockdown, in quel periodo i nostri pensieri volavano alti, ci interrogavamo sul senso della nostra vita, su dove stavamo andando, si parlava di un nuovo umanesimo, della necessità di rimettere al centro l’uomo a scapito del profitto che è il grande protagonista della nostra realtà. La natura si riprendeva i propri spazi, eravamo estasiati nel vedere i canali di Venezia che tornavano limpidi, gli animali liberi, ma alla fine dopo la riapertura siamo tornati tutti come prima se non peggio. Avevamo risentito questa coesione di popolo, cantavamo dalle finestre, sentivamo il bisogno di abbracciarci, nessuno poteva immaginare che ci saremmo trovati ad affrontare una cosa del genere. E' bastata una minuscola entità cellulare a mettere in ginocchio noi occidentali che ci siamo sempre creduti invincibili, padroni di tutto, e a farci riflettere sul fatto che non siamo padroni di niente. Da lì è nato il titolo del disco. E’ un album molto suonato, senza elettronica. Adesso siamo preoccupati del nostro futuro, siamo costretti a scegliere tra salute e lavoro, la gente ha paura perchè se non muore di covid rischia di morire di fame, se avessi scritto ora l’album avrei risentito di questa atmosfera“.