"Sopravvissuta a 15 Coltellate" con Laura Roveri a Montecchio Maggiore
Sabato 3 dicembre alle 9.30 presso Villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore in via Lovara 36 è in programma l'incontro "Sopravvissuta a 15 Coltellate" con Laura Roveri, la ragazza di Verona accoltellata dall'ex fidanzato davanti alla discoteca "Victory di Vicenza il 12 aprile 2014. Laura, viva per miracolo, ce l'ha fatta e racconterà come. L'evento è organizzato dalla Commissione Provinciale Pari Opportunità con il patrocinio della Consigliera di Parità per celebrare la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne. Porteranno la loro esperienza “sul campo” Mirta Corrà, avvocato specializzata su pari opportunità e discriminazione di genere, Valeria Martinelli, psicologa/psicoterapeuta presidente dell'associazione Casa Sichem di Bassano del Grappa, e Cristina Marigo, Sportello Donna del comune di Schio. Destinatari dell'incontro saranno non a caso i referenti per le pari opportunità dei comuni vicentini, su cui la Commissione Provinciale ha di recente fatto un censimento, gli insegnanti e i dirigenti scolastici. Ci saranno anche gli studenti di due istituti superiori, coinvolti nell'organizzazione: il Da Vinci di Arzignano, che porterà un messaggio autogestito contro la violenza, e l'Alberghiero Artusi di Recoaro Terme, che offrirà un rinfresco a fine lavori, oltre alle associazioni, che si occupano di sostegno e tutela delle donne e i gruppi veneti per le Pari Opportunità, con cui la commissione vicentina sta stringendo rapporti per fare fronte comune nella promozione delle pari opportunità.
Dati: I numeri parlano chiaro: nel solo 2016 in Italia sono quasi un centinaio le donne uccise dal partner o, più spesso, dall'ex. Ma sono migliaia le donne, che ogni giorno sono vittime di violenza fisica e psicologica. Mortificate e annientate a tal punto che il 90% di loro non sporge denuncia. Il femminicidio è solo la punta di un iceberg fatto di offese verbali, minacce, stalking, relazioni ossessive, prevaricazioni e sfruttamento. Fatto di atteggiamenti quotidiani che ci fanno capire che alla base della violenza c'è una radicata cultura di discriminazione.