"Black Art Jazz Collective" al Teatro Comunale di Vicenza
Domenica 14 maggio alle 21 si terrà il concerto del gruppo "Black Art Jazz Collective" nella Sala del Ridotto al Teatro Comunale di Vicenza in viale Mazzini 39 per la rassegna "Vicenza Jazz 2017". Interpreti: Wayne Escoffery (sax), Jeremy Pelt (tromba), James Burton III (trombone), Xavier Davis (pianoforte), Vincente Archer (contrabbasso), Johnathan Blake (batteria).
PREVENDITE ON LINE: 17.50 euro ridotto e 20.50 euro intero su www.toptix4.mioticket.it/TCVI/it-CH/events/black%20art%20jazz%20collective/2017-5-14_21.00/teatro%20comunale%20di%20vicenza%20-%20sala%20del%20ridotto?type=ba&noredir&selMode=ba
BLACK ART JAZZ COLLECTIVE: fulcro del collettivo sono stati il batterista Johnathan Blake, il sassofonista Wayne Escoffery e il trombettista Jeremy Pelt, coetanei e tutti arrivati più o meno contemporaneamente sulla scena newyorkese, dove le loro strade si incrociarono all’interno di gruppi guidati da leader del calibro di Tom Harrell, Bobby Hutcherson, Wayne Shorter, Ron Carter. A dare poi sostanza e dimensioni all’organico arrivarono James Burton III e Xavier Davis, oltre al bassista Dwayne Burno, purtroppo scomparso poco dopo l’esordio concertistico della formazione, nel 2013. A decenni di distanza dai momenti più accesi della lotta per i diritti civili, la questione dell’identità afroamericana è ancora un argomento politicamente e socialmente saliente negli odierni Stati Uniti. Il Black Art Jazz Collective imbocca una via a modo suo originale per esprimere la propria posizione, strettamente musicale, sull’argomento: quella di celebrare la "black culture" con un approccio positivo anziché di contrapposizione o rivendicazione. Trovata una nuova stabilità con l’inserimento di Vincente Archer, il gruppo ha chiaramente annunciato il suo messaggio musicale nel disco d’esordio "Black Art Jazz Collective Presented By The Side Door Jazz Club". In esso si evince dall’opera una eloquente "all stars", che mette in prima linea alcuni dei migliori solisti della ‘generazione di mezzo’ della scena newyorkese più saldamente legata alla tradizione del linguaggio post-boppistico.
(nella foto sopra la copertina del disco d'esordio "By Tge Side Door Jazz Club" dei "Black Art Jazz Collective"