“Alla stessa ora, il prossimo anno”, una commedia brillante al TCV
“Può una storia d’amore andare avanti indisturbata per ventiquattro anni?”. Il segreto, confida l’autore, è incontrarsi solo in quel giorno, ogni anno, sempre alla stessa ora. Proverà a dare risposte a domande irriverenti lo spettacolo in programma al Ridotto giovedì 16 dicembre alle 20.45. Inizia così la stagione di prosa del Teatro Comunale di Vicenza con “Alla stessa ora, il prossimo anno”, una commedia brillante del 1975 del canadese Bernard Slade, in cui sono protagonisti i sentimenti, senza mai dimenticare una buona dose di divertimento e acuta ironia. Diretti dal regista Antonio Zavatteri, in una produzione del Teatro Stabile di Verona, i protagonisti sono Alberto Giusta e Alessia Giuliani.
“Alla stessa ora, il prossimo anno” è una commedia sentimentale e comica al tempo stesso, costruita intorno alle vicende di George e Doris: entrambi sposati, si incontrano per caso in un motel a nord di San Francisco e tra loro scatta la scintilla. Galeotta, una bistecca di manzo, la specialità della casa. Dall’incontro, prende vita una serie di colpi di scena, attraverso i quali il pubblico potrà partecipare “in prima fila” alla storia d’amore dei due e alle loro rocambolesche peripezie sentimentali.
“Alla stessa ora, il prossimo anno” è una commedia che fa del divertimento su amore e adulterio la sua cifra, ma ancor più è un viaggio nel tempo che gli spettatori compiono seguendo le vicende dei due amanti. Entrambi, ogni anno si ritagliano una pausa dalla consuetudine delle loro vite, incontrandosi clandestinamente in una stanza d’albergo per trascorrere una notte di passione e immaginare e sognare una vita diversa da quella che conoscono.
Il pubblico, con e grazie a loro, potrà compiere un viaggio lungo ventiquattro anni, assistere, partecipe, allo scorrere del tempo. E tutto, con il brivido e la vertigine che si provano nel fare il bilancio della propria vita.
La commedia ironica di Bernard Slade è stata messa in scena molte volte, da Broadway ai teatri londinesi e sui palcoscenici italiani, sempre con interpreti illustri, nel segno di una comicità che è già inscritta nella scrittura, ma arricchita dall’emozione profonda che deriva dal riconoscersi nelle vicende dei protagonisti.
Alessia Giuliani, formatasi alla scuola dello Stabile di Genova, ha esordito sul palcoscenico alla metà degli anni ’90 alternando teatro, fiction televisive (in particolare le serie "Distretto di Polizia" e “Il Maresciallo Rocca”) e cinema.
Alberto Giusta è attore, regista e docente alla scuola di Recitazione “Mariangela Melato” dello Stabile di Genova. Fondatore della compagnia “Progetto URT” e della compagnia “Gank” ha lavorato in teatro, tra gli altri, con Ronconi, Sciaccaluga e Zavatteri; al cinema è stato diretto da Silvio Soldini nel film “Giorni e Nuvole”, in televisione ha recitato nelle serie televisive “Rosy Abate”, “Don Matteo”, “Un passo dal cielo” e “Che Dio ci aiuti”.
Dopo la Prosa in Sala Grande con il caloroso successo tributato a Simone Cristicchi e al suo “Alla ricerca della felicità”, si alza il sipario per la Prosa al Ridotto 2021/2022, la programmazione più intima e raccolta che consente una forte vicinanza del pubblico con gli artisti in scena, e non solo per ragioni logistiche. Si tratta di una stagione di cinque titoli, realizzata anche questa con la consulenza artistica di Annalisa Carrara, con proposte molto diversificate in termini di contenuti e modalità di rappresentazione, che spaziano dall’intrattenimento all’impegno civile, dalla commemorazione in chiave privata di grandi eventi della storia recente a narrazioni molto personali, e ancora i dilemmi dell’umanità di Pirandello all’inarrivabile affabulazione di “Mistero Buffo” interpretato da Matthias Martelli.