Vicenza, vacanze rubate a 150 vicentini
"No alpitur ahi ahi" recitava un vecchio spot, ma le vacanze da incubo non sono passate di moda, oltre 150 i vicentini che hanno denunciato truffe e problemi in diverse procure dopo i viaggi estivi
"No alpitur ahi ahi" recitava un vecchio spot, ma le vacanze da incubo non sono passate di moda.
Nelle scorse estati i racconti di turisti truffati da agenzie viaggi poco professionali o fittizie non erano mancati, di solito l'agente vacanze, mostrava qualche foto, stampava un pacchetto con viaggio, hotel e prenotazioni e poi intascati i soldi si dava alla macchia, ma con l'aumentare dei pacchetti web, il fenomeno sembra essere cambiato. Secondo quanto riportato da il Giornale di Vicenza, l'estate del 2014 è stata caratterizzata, per i i viaggiatori beffati, da serie di vacanze truffa a singoli, turisti cioè non passati per le agenzie.
Complessivamente quasi 150 le segnalazioni che sono state diramate alle varie procure, a seconda di dove sono stati consumati i presunti reati, da parte di vicentini che giunti a destinazione non hanno trovato quanto previsto e sognato durante le ore chiusi in ufficio.
In qualche caso, sarà possibile, riuscire ad avere un risarcimento, ma nella maggioranza dei casi, soldi e tempo buttati, resteranno un ricordo amaro da portarsi in valigia.