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Cronaca

Vicenza, la valigetta conteneva soldi finti, truffato un tedesco

Aveva varcato il confine con 50 mila euro e una macchinetta conta soldi pensando di concludere un affare a Vicenza ma tornerà in Germania senza soldi e con il rischio che la guardia di finanza apra un indagine a suo carico

I truffatori da mesi lavoravano per organizzare il colpo da 50 mila euro, intrattenendo relazioni con un'impresa edile tedesca per proporre un affare mai andato in porto. I soldi di uno dei soci dell'azienda, però, sono svaniti nel nulla rimpiazzati da banconote da 500 euro buone solo per il monopoli. 

La vicenda è iniziata nei primi mesi del 2015, quando una presunta società inglese (la Sharon Ltd)  ha mostrato il suo interessamento per l'acquisto di alcuni appartamenti di lusso in costruzione a Polda cittadina della Turingia, in Germania. 

B.J.P. 60 anni, socio dell'azienda di costruzioni, per mesi aveva trattato la compravendita di un immobile dal valore di 1 milione e mezzo di eruo, giungendo infine ad un accordo: 250 mila euro di caparra e in seguito pagamenti dialzionati in poche rate. 

A trattare l'acquisto per gli inglesi è stato un rappresentate romano che ha porposto Vicenza come città per le ultime firme e la consegna della somma in contanti. Viene quindi fissato per lunedì un incontro all’Hotel AC di Creazzo. 

Il 60enne tedesco aveva accettato anche l'insolita richiesta di portare con sè 50 mila euro in banconote di piccolo taglio, chieste come favore dall'italiano: "Con la crisi non ci danno banconote piccole in banca, noi ti diamo 300 mila euro anzichè i 250 concordati, così tu ci cambi la differenza".

Al momento dello scambio, avvenuto in modo furtivo nel parcheggio dell'hotel, la sorpresa. Il tedesco ha consegnato 50 mila euro, ricevendo in cambio una valigetta, aperta solo dopo che l'italiano si era già dato alla fuga, che conteneva banconote false. 

La denuncia in questura è stata particolarmente difficile. L'uomo d'affari parla perfettamente l'italiano, ma ha avuto difficoltà a spiegare come mai avesse attraversato il confine con un così grande quantitativo di denato in contante senza segnalarlo. Inoltre l'uomo sarebbe dovuto tornare in Germania con una cifra ancora superiore e non denunciata al fisco. Per questo è stato segnalato alla guardia di finaza. Gli uomini della questura intanto cercano il truffatore, che è stato ripreso dalle telecamere dell'albergo. 

Non è l'unica truffa particolare avvenuta in città. Martedì alle 12.30, un 23enne della Costa D'Avorio regolare in italia, è stato avvicinato da un uomo in macchina lungo viale Milano per un possibile affare. Un italiano, descitto come un 45enne con un pizzo nero, gli avrebbe venduto, dopo una breve contrattazione, due cellulari Samsung dal valore commerciale di 700 euro a soli 200. Compiuta la transazione, però, l'amara scoperta: all'interno dei cofanetti che l'italiano ha consegnato al giovane c'erano solo due pezzi di legno sagomati. Al 23enne non è rimasto altro che sporgere denuncia dopo aver preso il "bidone".

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