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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Vicenza, girava con due pistole elettriche cariche: condannato 54enne

Il tribunale di Vicenza venerdì ha condannato a sei mesi di reclusione un serbo con le armi vietate nel borsello

Come un pistolero moderno, ma al posto della rivoltella aveva due Taser carichi e pronti a colpire. Un serbo di 54 anni, residente a Camisano Vicentino, è stato condannato venerdì dal tribunale di Vicenza per “porto di armi e oggetti atti ad offendere”. Il fatto risale a due anni fa quando l’uomo è stato controllato da una pattuglia della polizia vicino allo stadio Menti.

Il 54enne aveva con se un borsello con all’interno due storditori elettrici, uno dei quali carico e pronto a essere usato e l’altro ancora imballato. Alle domande della polizia il fermato non ha dato nessuna spiegazione su quelle che a tutti gli effetti sono considerate armi dalla legge italiana e che quindi possono essere acquistate in armeria solo con apposita licenza.

Il giudice ha quindi deciso una pena di sei mesi di reclusione e mille euro di multa, nonché la distruzione delle pistole elettriche. La sentenza è stata motivata dal fatto che l’uomo era a conoscenza di avere per le mani non dei semplici oggetti atti a offendere ma delle vere e proprie armi.

Il nome Taser è un acronimo di “Thomas a swifts eletronic rifle” vale a dire “il fucile elettronico di Thomas” dal protagonista di un fumetto di fantascienza americano. Si tratta di una pistola elettrica in grado di generare scosse capaci di rendere inerte una persona e può funzionare anche da una distanza di 10 metri.

Dal 2001 ad oggi – secondo Amnesty International – avrebbe procurato circa 900 morti, soprattutto tra soggetti con patologie cardiache. In Italia lo storditore elettrico è equiparato a un’arma e il suo uso non è consentito né ai privati e nemmeno alla polizia.

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