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Cronaca

Vicenza, 47 mila doppiette tornano nei boschi: l'Ispra batte in ritirata

Riparte la stagione della caccia. La Regione si schiera dalla parte delle doppiette, bocciati tutti i vincoli proposti dall'Ispra. Resiste solo il blocco della "deroga"

Il finito il tempo delle "anteprime", da domenica i cacciatori posso tornare ad imbracciare l'amata doppietta e lo faranno senza lacci e lacciuoli.L’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha infatti perso la sua battaglia con la Regione. 

Durante l'estate con diverse delibere la giunta Zaia ha respinto al mittente buona parte delle indicazioni promosse dall'ente. Nonostante il parere contrario dell'Ispra, dunque, da questa domenica per cinque giorni via libera alla caccia di merlo e tortora. Nel mirino dei cacciatori potrà anche tornare la moretta. Via da subito anche la caccia al colombaccio e anche a starna, fagiano, allodola, quaglia, beccaccia, germano reale, folaga, gallinella d'acqua, alzavola, mestolone, moriglione, canapiglia, porciglione, fischione, codone, marzaiola, beccaccino, frullino, pavoncella, cesena, tordo sassello e tordo bottaccio. 

Inutili le indicazioni dell'Ispra anche pr quanto riguarda la cattura di specie come lepre, fagiano, starna, pernice rossa. In pratica di tutte le osservazioni fatte dall'ente solo il divieto della caccia in deroga regge. Buone notizie dunque per le 47mila doppiette venete. Vicenza anche quat'anno resta la provincia con più appassionati con 14mila iscritti. 

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