rotate-mobile
Cronaca

“Verso Monet” tanta meraviglia: in mostra il miracolo del paesaggio

Vi raccontiamo in anteprima la mostra che aprirà ufficialmente i battenti il 22 febbraio alla Basilica Palladiana: dall'organizzazione, alle opere fino alle curiosità tutto quello che c'è da sapere sull'esposizione più attesa dell'anno

“Verso Monet” tanta meraviglia: si può riassumere così l’emozione che hanno provato i circa 100 tra giornalisti e accreditati che hanno potuto ammirare in anteprima le opere della mostra sul paesaggio dal Seicento al Novecento in programma per i visitatori alla Basilica Palladiana dal 22 febbraio al 4 maggio.

LA DIRETTA TWITTER DELL'ANTEPRIMA: GODETEVI ALCUNI QUADRI!

UNA MOSTRA DI FACILE FRUIZIONE. Cinque le sezioni della mostra allestita dal curatore Marco Goldin: il Seicento con il vero e il falso, il Settecento, i Romanticismi e realismi, l’Impressionismo e Monet. Un excursus lineare, strettamente cronologico per guidare il visitatore passo passo nella storia del paesaggio fatto di 101 opere, ben 15 in più dell’esposizione gemella a Verona.

IL MEGLIO CHE C'E'. Si parte da Poussin, per il quale il paesaggio serviva come racconto della storia, e si passa da Canaletto, con gli scorci ampi di Venezia, a Courbet e ai romantici come Friedrich per arrivare, infine, alla luce all’en-plein-air degli impressionisti che pur di catturare quell’attimo, quell’impressione dipingevano al volo la loro natura. Sisley, Pissarro, Cezanne, Renoir, Gauguin, Degas, una stanza dedicata solo a Van Gogh: e “quell’impressione” fatta di colori, tratti inconfondibili e opere selezionatissime da libro d’arte attira lo spettatore e non lo lascia più. Con in più anche qualche chicca: “Covone sotto un cielo nuvoloso” del 1890, ad esempio, è un’opera dipinta da Van Gogh poco prima di morire ed è quasi inedita: infatti, è stata esposta pochissime volte.

IL CULMINE: CLAUDE MONET. Un turbinio di emozioni, in un crescendo che fa del curatore della mostra Marco Goldin un “rossiniano” come lo ha definito il vicesindaco Bulgarini d’Elci presente al vernissage: l’emozione, infatti, si trasforma sempre più in meraviglia nella sezione finale dedicata a Claude Monet, il vero vip della mostra. 23 i quadri esposti che vanno dalle “Casette dei pescatori” al “Campo di papaveri” fino ai ponti di Charing Cross e alle “Ninfee”. Colori e un paesaggio che si fonde nell’interiorità dell’artista. Un miracolo della natura che passa per le mani di artisti immortali: che ora anche i vicentini avranno modo di vedere “a casa loro”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Verso Monet” tanta meraviglia: in mostra il miracolo del paesaggio

VicenzaToday è in caricamento