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Cronaca Valdagno

Valdagno: semina il panico al bar Sport, coltello in tasca

Movimentato episodio, l'altra notte a Valdagno: protagonista un campionista polacco che ha dato in escandescenze anche con gli agenti. Nel marsupio aveva un coltello

I carabinieri di Valdagno, in collaborazione con la polizia locale, hanno tratto in arrestato, nella serata del 3 maggio, il cittadino polacco M.S., camionista di anni 34 per resistenza ad un pubblico ufficiale. 

L'uomo, verso le ore 21.30, entrava all’interno del Bar Sport di Valdagno, iniziando sin da subito a provocare gli avventori in quel momento presenti, con il chiaro intento di dare inizio ad una colluttazione, forte anche della sua imponente stazza fisica. In considerazione del suo stato di alterazione, dovuto all’abuso di bevande alcoliche, il gestore del bar richiedeva l’intervento di una pattuglia della forza pubblica. Sul luogo dell’intervento arrivava per prima una pattuglia della Polizia Locale di Valdagno, i cui agenti tentavano di riportare alla calma M.S..

Quest’ultimo, anche con gli agenti, continuava nel suo comportamento aggressivo e minaccioso, fino a quando non iniziava a spintonare il capo pattuglia, più volte, nel tentativo di sottrarsi al controllo. Nonostante la violenza reazione, gli agenti tentavano di fermare il soggetto che, a questo punto, sferrava un calcio all’indirizzo del capo pattuglia,riuscendo ad uscire dal locale. Nel frattempo arrivava sul posto anche la pattuglia del Radiomobile di Valdagno, i cui componenti, con non poca fatica, riuscivano ad immobilizzarlo ed a farlo salire a bordo del veicolo di servizio.

Raggiunta la sede della Compagnia di Valdagno, il fermato, appena sceso dal veicolo, ingaggiava una nuova colluttazione con i militari che, con elevata professionalità, riuscivano ad immobilizzarlo definitivamente, senza che nessuno riportasse lesioni. Al termine del controllo, gli stessi operanti, recuperavano all’interno del marsupio dell'uomo, un coltello della lunghezza di 18 centimetri. Il soggetto veniva quindi tratto in arresto a disposizione del dottor Giovanni Parolin, sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Vicenza e, nella mattinata odierna, in seguito alla convalida del provvedimento restrittivo, giudicato con rito direttissimo e condannato a mesi 8 di reclusione, pena sospesa.

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