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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Prende in mano un piccione e lo lancia contro un parchimetro, uccidendolo: «Voglio bene agli animali»

Il povero animale, caduto a terra, è morto contorcendosi di fronte ad una giovane di passaggio. Il responsabile del gesto ha manifestato l’intenzione di denunciare chi l’ha offeso per quel fatto, aggiungendo di ritenersi persona rispettosa degli animali

Scene di ordinaria follia a Vicenza, zona ponte Furo. Un uomo è uscito dal cantiere dove lavorava con un colombo in mano e lo ha lanciato contro il parchimetro in strada. L'animale è caduto a terra ed è morto contorcendosi di fronte a una giovane di passaggio che si è messa a urlare per il terrore e la brutalità del gesto. Il fatto, raccontato dal nucleo guardie zoofile dell'Enpa, è accaduto verso la fine di ottobre ma la segnalazione è arrivata nella sede dell'Ente verso la metà del mese di novembre.

«Data la mole di lavoro siamo riusciti a evaderla ai primi di dicembre», spiega Renzo Rizzi, Ispettore Regionale Guardie Zoofile, aggiungendo: «Le tre guardie zoofile intervenute sul posto per rintracciare la persona avevano a disposizione pochi elementi da ricavare da un video, un colombo morente a terra sotto il parchimetro e un quarantenne ripreso da lontano, oltre naturalmente alla testimonianza della ragazza che aveva assistito suo malgrado alla feroce esecuzione».

L'uomo, residente in comune attiguo a Vicenza, era stato in città per lavoro. Rintracciato dalle guardie zoofile, avrebbe ammesso di avere ucciso l’animale perché lo riteneva malato e perché sporcava il lavoro che aveva appena finito. Informato dalle guardie sulla sua posizione in merito all’uccisione di un animale, incredulo al fatto che si trovasse di fronte ad un illecito penale, ha manifestato l’intenzione di denunciare chi l’ha offeso per quel fatto, aggiungendo di ritenersi persona rispettosa degli animali, in quanto detiene sia cani che gatti, oltre a coltivare la passione per la pesca al tonno in particolare.

Dato quanto emerso dalla segnalazione e dal sopralluogo, le guardie hanno proceduto ad inoltrare la denuncia alla Procura della Repubblica di Vicenza, ipotizzando a carico del soggetto “l’Art. 544 bis uccisione di animale”. Si tratta delle norme disciplinanti i delitti contro il sentimento per gli animali che prevedono in caso di condanna la pena detentiva da quattro mesi a due anni. «Certo, quanto ipotizzato in merito alla pena, sembrerebbe esagerata per un piccione - spiega Renzo Rizzi - ma teniamo presente che le leggi vanno rispettate indipendentemente dalla sfera di competenza, per cui va perseguito tanto uno che ruba quanto uno che ammazza un animale, quando questo non è consentito. Nel caso di specie tra l’altro il fatto è stato commesso in una piazza cittadina, con particolare ferocia, il povero animale è stato lanciato contro un parchimetro di fronte ad una giovane che ha dovuto assistere suo malgrado a questa scena e ne rimasta traumatizzata. Di fatto, ci troviamo di fronte a un “delitto contro il sentimento per gli animali”, che ricordo oltre a loro tenta di tutelare anche tutte quelle persone che nella loro vita si sono impegnate a rispettare gli altri animali. Sotto questo aspetto devo ammettere che i giovani ci stanno finalmente dando una bella lezione, difatti solo le vecchie generazioni che paradossalmente dovrebbero avere acquisito il “dono della saggezza” si macchiano dei peggiori delitti nei confronti degli animali, in questi casi dimostriamo che siamo ancora lontani dall’obbiettivo citato da un Grande: La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali».

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