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Cronaca

La protesta del 9 dicembre dal Papa: e adesso?

Chiuso il presidio di Vicenza Ovest, una manciata di persone negli altri, lunedì sera i manifestanti si troveranno ad Alte di Montecchio per fare il punto. Chiavegato della Life: "Dai politici"

"A quanti dall'Italia si sono radunati per manifestare il loro impegno sociale, auguro di dare un contributo costruttivo, respingendo le tentazioni dello scontro e della violenza e seguendo sempre la via del dialogo". Lo ha detto papa Francesco all'Angelus rivolgendosi al movimento dei Forconi presente in piazza. "Stanno difendendo i diritti!", ha poi aggiunto il Pontefice. 

LA CRONACA DAL 9 DICEMBRE

IL PAPA Per le decine di manifestanti, perlopiù siciliani e veneti, con il portavoce locale Lucio Chiavegato, la presenza di  domenica in piazza San Pietro durante l'Angelus é stata un successo. Il Papa, sottolineano, non solo ha letto il loro striscione, ma ha anche parlato di loro, in più di un passaggio, in particolare nell'appello a "chi é radunato per l'impegno sociale" a dare un "contributo costruttivo respingendo la violenza e seguendo la via del dialogo". Una frase salutata, tra le bandiere con la Trinacria e gli stendardi veneti, con un applauso convinto, e cori inneggianti al pontefice. "Papa, Papa", e "bravo Francesco - gridano i "Forconi" - E' il nostro Papa, il Papa dei poveri", hanno gridato i forconi presenti a piazza San Pietro, dove papa Bergoglio, durante l'Angelus, ha rivolto loro un messaggio.

ABBRACCI Il 'gran finale', per Ferro, Chiavegato e compagni, é l'augurio di Francesco per un "Natale di giustizia". Ci si abbraccia, in piazza, tra volti ancora increduli: "Hai visto, che a darmi retta...", dice il leader veneto sorridendo a quello siciliano. "Una grande emozione - afferma una donna arrivata dal Veneto - il Papa ha inviato due messaggi, uno alle istituzioni sulla povertà, e uno a noi, di continuare come stiamo facendo, col dialogo".

TUTTI A CASA é uno slogan a cui vogliamo cambiare significato. Andremo noi 'tutti a casa' dei politici ladri e faremo lì il presidio, davanti a casa loro". Lo ha detto Lucio Chiavegato, leader dell'ala veneta dei Forconi, nel corso di un comizio a Castel S.Angelo. "Individuate il politico più ladro vicino a voi - ha aggiunto - faremo il presidio di fronte a casa sua, davanti al suo giardino, e quando uscirà...". Qui una voce isolata, in realtà subito zittita sia da tutti gli altri presenti sia dallo stesso Chiavegato, ha urlato "uccidiamolo!". "Quando uscirà - ha proseguito il veneto - dovrà spiegare ai suoi figli il perché di quel presidio. Siamo stufi noi di spiegare ai nostri figli perché non fanno le vacanze e non vivono come i figli dei dipendenti di Montecitorio. Andiamo davanti ai politici che sono stati in cronaca per fatti di corruzione - ha aggiunto - Ne ho già individuati un paio, sono nelle mie preghiere, per non fare nomi andrò sul lago di Garda da uno che ha fatto per un po' il ministro e poi é stato considerato troppo ladro per fare il ministro. Se una persona é trovata a evadere, c'é un Corpo dello stato che interviene - ha concluso Chiavegato - Andremo dunque a indicare alla magistratura quelle ville milionarie: facciano i controlli".

VICENZA Lunedì sera i manifestanti si ritroveranno al tendone di Alte, Montecchio Maggione, per capire se è possibile affrontare una battaglia comune. Compito arduo, visti gli insulti che sono volati sia alla scorsa assemblea che sui social network. 

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