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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Mussolente

Lavoratori in nero e condizioni igieniche misere, chiuso un laboratorio tessile: confezionava abiti di alta gamma

La titolare, una 52enne, è stata denunciata per una sfilza di reati. Denunciati anche sei dipendenti senza permesso di soggiorno

La mattina del 9 gennaio 2024, i carabinieri di Bassano del Grappa, congiuntamente a personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Vicenza, hanno eseguito un controllo in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, presso un’azienda gestita da una cittadina cinese ed operante nel comune di Mussolente. All’atto dell’accesso presso i laboratori, situati uno al piano rialzato ed il secondo nel seminterrato dello stabile, i militari hanno trovato 12 dipendenti, molti dei quali intenti a confezionare capi di abbigliamento, di cui 11 di nazionalità cinese ed uno pakistano. Otto di loro sono risultati lavoratori in nero e di questi, sei erano anche irregolari in quanto privi di permesso di soggiorno.

I carabinieri hanno poi constatato a la mancata ottemperanza alle norme sanitarie e di sicurezza sui luoghi di lavoro. Infatti i due ambienti principali adibiti a laboratorio, dove erano presenti i dipendenti, si presentavano ingombri di una considerevole quantità di semilavorato, consistente prevalentemente in materiale tessile ovvero capi di abbigliamento, anche di pregio, in fase di ultimazione; in generale, le condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza degli stessi risultavano precarie, compresi i numerosi locali dormitorio dove i dipendenti avevano i loro “alloggi” di fortuna.

Pertanto, con il supporto del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Vicenza, gli operanti hanno proceduto a mettere in sicurezza le diverse aree mediante il sequestro preventivo dei laboratori e quindi l’apposizione dei sigilli e la denuncia della datrice di lavoro, una 52enne cittadina cinese, alla Procura di Vicenza, indagata per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, violazione delle disposizioni contro le immigrazioni clandestine, occupazione alle proprie dipendenze di lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, in condizioni di particolare sfruttamento, oltre alla mancata ottemperanza alle norme sanitarie e di sicurezza sul lavoro. I sei lavoratori irregolari, privi del permesso di soggiorno, sono stati altresì denunciati alla locale Procura per aver “fatto ingresso” o, comunque, perché “trattenutisi” nel territorio dello Stato.

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