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Lunedì, 29 Aprile 2024
Incidenti stradali

Pirati della strada, un caso su 10 sulle strade venete: i dati

Sono usciti i dati dell'ASAPS sugli episodi di pirateria. Aumento dei casi del'11%, 1 episodio su 10 nella nostra regione. A Vicenza pirata si finse testimone

La crisi influsice anche sulla pirateria stradale. E' l'analisi dell'Associazione amici della polizia stradale sull'aumento dell'11% di casi nel 2012 rispetto al 2011, ben 953 fughe rispetto alle 852 dell'anno precedente. Una delle cause sarebbe l'aumento dei veicoli con l'assicurazione scaduta se non fasulla. Il bilancio è pesante: 130 persone uccise (3 in più rispetto al 2011, pari al 2,4%) in 128 incidenti mortali, e 1.111 feriti: nel 2011 gli accessi al pronto soccorso erano stati 995 (+11,7%).

veneto al secondo posto

Un caso su dieci avviene sulle strade della nostra regione: in testa alla classifica la Lombardia, con 155 episodi, poi il Veneto con 97, il Lazio con 84, l’Emilia Romagna e la Campania con 76 e 74 eventi, la Toscana con 69 e la Liguria con 67. Basilicata e Valle d’Aosta sono invece le regioni in cui il fenomeno registra il minor numero di casi, rispettivamente 4 e 3.

vicenza

Nel nostro territorio l'episodio più eclatante di pirateria è quello che riguarda la morte di Federico Graziani, finito nel Brenta dopo un volo si 8 metri, tra Nove e Cartigliano. In quel caso un testimone chiamò i soccorsi, ma le indagini dei carabinieri accretarono che in realtà aveva causato l'incidente. GLI ALTRI EPISODI NEL VICENTINO

le cause

’alcol è un accelerante pericolosissimo in questi casi, se è vero che il 20,2% dei pirati (115 su 569 identificati) è risultato positivo all’etilometro: tra questi, 15 avevano assunto sostanze stupefacenti. Nei 128 episodi di pirateria mortale, l’autore aveva certamente bevuto (o assunto sostanze)  nel 14,5% dei casi in cui è stato identificato poco dopo l'incidente. Si devono aggiungere poi tutti i pirati in cui l’autore è stato identificato a distanza di tempo per cui non è stato possibile effettuare la prova con l’etilometro (la stima totale si avvicina almeno al 40%).

indagini

Le indagini, in casi di questo tipo, restano uno dei fiori all’occhiello degli organi di polizia stradale. A 569 dei 953 pirati, è stato dato un nome e un cognome nel giro di poche ore o pochi giorni (59,7%): di questi, 144 sono finiti in manette (25,3%) perché rimasti “latitanti” fino alla loro individuazione – senza che si siano messi a disposizione spontaneamente – e 425 fuggiaschi sono denunciati a piede libero (74,7%).

vittime

Le utenze deboli restano le più colpite: tra i 130 morti, nel 2012 ci sono 68 pedoni (367 i feriti) e 22 ciclisti (127 feriti). Questi dati forniscono un quadro solo leggermente diverso rispetto al 2011, positivo per i pedoni, che nel 2011 registrarono 72 vittime – 4 in più – e negativo per i ciclisti, che nel precedente anno avevano fatto registrare 16 uccisioni, 6 in meno. I minori sono coinvolti in 63 episodi (pari al 6,6%) con 2 vittime e 71 feriti.

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