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Coronavirus, Zaia: «Aumento positivi perché molti tamponi in magazzino». Al governo: «Fateci riaprire prima del 3 maggio»

Nella conferenza di venerdì il presidente della Regione Veneto lancia un appello al governo: «Siamo in mezzo lockdown, chiediamo a Roma di permetterci sperimentazioni con alcune aziende»

Nella conferenza stampa di venerdì Luca Zaia snocciola i dati dell'emergenza Coronavirus in Veneto e conferma l'andamento positivo della regione per quanto riguarda le curve di contagio. Sull'aumento dei tamponi positivi degli ultimi due giorni specifica: «Abbiamo un magazzino  pieno di tamponi fatti ma ancora da processare, sono circa 3 mila, quindi  è inevitabile che aumentino i numeri dei contagiati ogni giorno»

Diversa invece la situazione degli ospedali dove attualmente i ricoverati sono 1521 i ricoverati in area non critica e 257 quelli in terapia intensiva. È proprio questo ultimo dato l'indicatore dello stato di tenuta della sanità veneta, secondo Zaia: «La nostra soglia di pericolo per le terapie intensive era 300, siamo scesi e confidenti nel fatto che il trend sia confermato. Inoltre il dato è un indicatore sulla curva del contagio. In Veneto la terapia intensiva ha acuto una crescita costante e poi una discesa a picco: è esattamente la curva di Wuhan». 

Infine il predisente della Regione ha parlato delle misure di stop alle  imprese prorogato fino al 3 maggio: «Io auspico che si riparta gradualmente ma se non si arriva al tre maggio con tutti i sistemi di sicurezza è inutile, ma auspico che arrivi presto la liberalizzazione della produzione di mascherine. In Veneto, con le deroghe, siamo praticamente in mezzo lockdown, io dico al Governo: fateci partire prima, in maniera sperimentale, scegliendo delle imprese disposte a seguire questa strada sulla sicurezza». 

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