rotate-mobile
Attualità

«Neonata sottratta alla madre»: il j'accuse di Movimentiamoci

L'associazione vicentina che si batte per i diritti delle madri scende in campo assieme alla rete Maternamente e denuncia un caso che si sarebbe verificato all'ospedale di Novara

L'associazione vicentina Movimentiamoci presieduta da Emanuela Natoli scende in campo per denunciare «il prelievo di una neonata di dieci giorni» ad insaputa della madre, prelievo che sarebbe avvenuto ieri all'Ospedale Maggiore della Carità di Novara. Natoli, la cui associazione è divenuta un punto di riferimento per i casi di disagio familiare e per i casi di violenza «contro le madri», in una nota di fuoco diramata oggi 20 luglio 2022, chiede spiegazioni per sapere quale iter autorizzativo sia stato seguito per giungere «ad una decisione così drastica» spiega la presidente ai taccioni di Vcienzatoday.it la quale ha firmato il suo appello assieme a Manuela Bruschini e Paola Pieri di Maternamente, un'altra rete che da anni conduce una battaglia per i diritti civili molto simile a quella propugnata da Natoli.

Rispetto ai fatti accaduti ieri a Novara le tre firmatarie usano parole che pesano come pietre nel raccontare la vicenda di una madre «straniera, con pregresse sofferenze psicologiche... una donna con due figli, un bambino piccolo e una neonata di dieci giorni». Quest'ultima, si legge, è stata «partorita nello stesso ospedale». Al momento del parto «la mamma stava bene... e ha reagito positivamente al parto» stesso «allattando a richiesta». La bimba, sempre secondo il dispaccio «sta benissimo, è bella e sana. Ma il sistema ha già deciso. I due bambini, suoi figli, le devono essere tolti. Anche se è inserita in un percorso, con il partner, in una comunità».

Dalle poche informazioni filtrate dal nosocomio della città di San Gaudenzio sembra non ci fossero attriti di alcun tipo tra i genitori: i quali semplicemente starebbero affrontando un difficile periodo economico. Ad ogni modo l'invettiva delle tre attiviste è senza appello anche perché in questi giorni anche un altro figlio, più grande, sarebbe stato allontanato da sua madre. «Ma cosa sta succedendo? Fanno allattare la madre - scrivono - come una mucca da allevamento intensivo per dieci giorni per poi toglierle entrambi i bambini con l'inganno? Con quale motivazione ufficiale? Che le sue condizioni psichiche non le consentono di fare la madre? Intanto, sul mercato, ci sono una neonata e un bambino piccolo, in buona salute: merce molto richiesta e rara: come nei migliori film distopici. Vogliamo sapere che fine faranno questi bambini, perché siamo certissime che ci siano già gli adottanti pronti». Ma come la pensa rispetto alla vicenda l'ospedale novarese? La direzione generale di quest'ultimo, contattata da chi scrive, fa sapere che, almeno per il momento, non intende rilasciare alcun commento.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Neonata sottratta alla madre»: il j'accuse di Movimentiamoci

VicenzaToday è in caricamento