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Ctrp di Lonigo verso la chiusura: l'ira dei sindacati

"Ancora una volta si sceglie di cedere al privato servizi socio-sanitari del territorio"

La direzione Ulss 8 Berica, ha informato le organizzazioni sindacali e la RSU la sua intenzione di esternalizzare il CTRP di Lonigo, servizio rivolto a pazienti con disturbi della salute mentale.

Il cambio di sede deriverebbe dal fatto che l’Azienda ha deciso di affidare il servizio ad una struttura convenzionata, "cedendo a soggetti privati un altro pezzo della sanità pubblica vicentina", chiosa Laura Donati, Fp Cgil Vicenza.

"Ricordiamo che, dei 225 posti letto che la Regione Veneto ha destinato alla salute mentale nel territorio dell’Ulss 8 Berica (in crescita rispetto al periodo precedente) - sottolinea in una nota il sindacato - sono più di 200 quelli assegnati in gestione a soggetti privati, con inevitabili ricadute sulle condizioni contrattuali di lavoratori e la- voratrici che erogano i servizi".

"L’Ulss 8 Berica oggi ha dichiarato di volersi fare garante della qualità del servizio, anche una volta esternalizzato, e ci mancherebbe - continuano - Il punto per noi però è un altro: a fronte dell’esigenza di provvedere all’individuazione di una sede più adeguata del Ctrp e di aumentare il numero degli attuali posti letto, avremmo voluto avviare una discussione per il potenziamento dell’attuale servizio pubblico, non certo assistere all’ennesima esternalizzazione! Ben altra invece è stata la scelta aziendale, vale a dire quella di cederne la gestione ad un soggetto privato, mettendo a rischio la qualità del servizio, con la seria possibilità di disperdere le professionalità maturate negli anni e con la certezza che, se mai ci saranno dei risparmi, questi dipenderanno da una riduzione del costo del lavoro, vale a dire un peggioramento delle condizioni di chi è chiamato ad assistere le persone fragili ospitate all’interno della struttura".

"Non possiamo essere d’accordo con queste scelte esprimiamo anzi tutta la nostra contrarietà - precisano - Abbiamo poi chiesto la ripresa dei tavoli informativi sui diversi servizi territoriali in capo all’Ulss 8, sospesi a causa della pandemia, perché vogliamo capire qual è lo stato di salute dei servizi socio- sanitari ai cittadini. Si tratta di servizi che, anche nei periodi più drammatici della pandemia, sono stati almeno in parte garantiti grazie all’impegno di tutti quei lavoratori e quelle lavoratrici che si sono reinventati e hanno dato il loro meglio per arrivare nelle case dei disabili, degli anziani, dei tanti soggetti fragili che in questi mesi hanno patito per la riduzione dei servizi e che meritano che questi servizi siano potenziati, non dati in gestione al privato"

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