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Caso Pfas, gli ispettori Onu nel Veneto

Una indagine speciale per la maxi contaminazione da derivati del fluoro attribuita alla trissinese Miteni è stata affidata ai funzionari dell'Alto commissariato per i diritti umani: lo rivela un coordinamento ecologista

Tra alcuni giorni l'Alto commissariato Onu per i diritti civili avvierá una inchiesta speciale in relazione all'inquinamento da Pfas patito nelle province di Verona, Vicenza e Padova e più in generale nella parte centrale della Regione. Ne ha dato notizia ieri 17 novembre il coordinamento ecologista PfasLand sulla propria pagina Facebook. A giorni gli ispettori dell'Onu arriveranno in terra veneta per i primi sopralluoghi. «È la prima volta - si legge - che accade un fatto del genere. E accade qui, nel Veneto. Per certi aspetti, quelli indagati, un paese del Terzo mondo. Con tutto il massimo rispetto per il Terzo, terzo a causa della prepotenza del Primo». La vasta contaminazione dovuta ai Pfas, i temibili derivati del fluoro usati in moltissimi ambiti industriali, è in gran parte attribuita alla trissinese Miteni, una fabbrica chimica dell'Ovest vicentino finita al centro di un maxi scandalo ambientale (denunciato diversi anni fa tra gli altri dal medico valdagnese Vincenzo Cordiano) che ha dato origine ad un processo monstre dopo una laboriosa investigazione dei carabinieri ambientali del Noe di Treviso.

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