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Sessione vaccinale? «Non fu violata la riservatezza dei partecipanti»

L'Ipab di Vicenza, forte del pronunciamento del Garante della privacy, respinge al mittente le accuse che nel 2021 gli furono indirizzate dalla Cub e annuncia di avere querelato la dirigente sindacale che nell'ambito di quella vicenda aveva criticato l'ente di contrà San Pietro

Il Garante della privacy ha giudicato infondato il reclamo con cui il sindacato Cub durante la primavera dell'anno passato aveva bollato come lesiva del diritto alla riservatezza di alcuni dipendenti la decisione dell'ente di contrà San Pietro di dare vita ad una sessione collettiva di vaccinazione contro il Covid-19 degli operatori nella cui convocazione erano in qualche modo riconoscibili, secondo la doglianza del sindacato, i nomi dei non vaccinati. Lo rendono noto i vertici della stessa Ipab Vicenza con una nota diramata oggi 8 luglio 2022. La casa di riposo berica fa sapere per di più che in seguito alle esternazioni rese in quel frangente ossia nell'aprile del 2021 dalla segretaria regionale della Cub Maria Teresa Turetta, quest'ultima era stata querelata per diffamazione.

Il «reclamo» al Garante da parte di Turetta, era stato predisposto in seguito alla «convocazione di una seduta vaccinale anti-covid - si legge nella nota redatta dall'ufficio stampa della casa di riposo - organizzata a favore dei dipendenti Ipab, presso la residenza Trento di Vicenza, durante il mese di maggio 2021, in piena pandemia. In concomitanza con tale evento, il sindacato Cub, rappresentato dalla stessa Turetta, aveva organizzato una manifestazione di protesta di fronte alla sede centrale di Ipab, in contrà San Pietro, diffidando l'ente dal procedere alla seduta vaccinale, contestando, tra l'altro, le modalità con cui erano stati convocati i dipendenti. Non avendo Ipab accolta tale richiesta, ed essendosi pertanto svolta regolarmente la seduta per chi desiderava sottoporsi al vaccino - si legge ancora - Turetta aveva in seguito presentato un reclamo al Garante per la privacy nei confronti dell'Ente».

Tale reclamo, si legge ancora, era «stato respinto, confermando la piena correttezza dell'operato dell'Ipab di Vicenza. Inoltre, in occasione della già richiamata manifestazione, la dirigente sindacale aveva proferito pubblicamente dichiarazioni diffamatorie nei confronti dell'Ipab di Vicenza, che al fine di tutelare la propria immagine ha presentato querela nei confronti della Turetta».

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