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Vicenza è in testa alla classifica delle città dove si tradisce di più

La provincia berica ha un primato nelle relazioni extraconiugali

Il Veneto è la regione in cui si tradisce di più. Nonostante gli intensi ritmi di lavoro dei vicentini, molti trovano anche il tempo di avere relazioni extraconiugali, sono così numerosi che la provincia Berica è al secondo posto in Italia.

Lo rivela l'indagine di un noto portale per incontri "fuori dal matrimonio", Ashley Madison, piattaforma leader internazionale per chi è alla ricerca di relazioni extraconiugali e non-monogame, ha stilato la classifica 2023 delle città più infedeli d'inverno, con il maggiore picco di intraprendenza sessuale.

Come recitavano i versi della canzone ‘Amore mio di provincia’ di Lucio Battisti: “alla vita non dico di no … perciò quindi avanti con poca prudenza amore mio”, sembra proprio che nei piccoli centri vi sia uno spostamento delle relazioni extraconiugali, che avvengono con più frequenza nelle province italiane e meno spesso nelle metropoli del Belpaese.

Protagonista indiscusso della classifica invernale di quest’anno è il Veneto: la regione occupa interamente il podio con tre centri urbani, acquistando varie posizioni rispetto al passato.

Basti pensare che Venezia, meta turistica celebre in tutto il mondo, si aggiudica il gradino più alto, salendo di ben 15 gradini rispetto alla Top 20 precedente; seguono Vicenza (secondo posto) e a seguire Verona (terzo posto), rendendo la regione del nord Italia la più bollente per l’inverno del 2023.

Di poco lontana, Trieste, che per diverso tempo ha mantenuto il primo posto nel ranking di Ashley Madison, perde il primato: la gelida Bora ha avuto il suo effetto ed ha raffreddato gli animi dei triestini, non abbastanza però, dato che il capoluogo del Friuli-Venezia Giulia si posiziona quarto.

Il Nord Italia non sembra mollare la presa sulla libertà riguardo le relazioni extraconiugali: Bergamo (6°), Padova (7°) e Monza (8°) sono i capoluoghi di provincia che hanno guadagnato negli ultimi mesi numerose posizioni. Anche l’Emilia Romagna popola in modo più consistente la Top 20, con Ravenna al quinto gradino, seguita da Bologna (11°), Rimini (12°), Modena (13°), Parma (14°) e Ferrara (17°). I grandi centri, come Firenze (9°), Milano (10°) e Roma (15°) risultano declassati rispetto al passato, lasciando quindi lo spazio alle città con meno abitanti.

La classifica

Ecco la lista delle città italiane con il maggior numero di tradimenti secondo la classifica invernale 2023 di Ashley Madison:

  • Venezia
  • Vicenza
  • Verona
  • Trieste
  • Ravenna
  • Bergamo
  • Padova
  • Monza
  • Firenze
  • Milano
  • Bologna
  • Rimini
  • Modena
  • Parma
  • Roma
  • Cagliari
  • Ferrara
  • Trento
  • Perugia
  • Torino

Questa classifica mostra un interessante spostamento delle relazioni extraconiugali dai grandi centri urbani alle province italiane, con un'accentuata presenza di città del Nord Italia.

“Questo inverno la Top 20 delle città più infedeli riporta dei dati insoliti rispetto al passato e interessanti dal punto di vista sociologico - dichiara Christoph Kraemer, Managing Director di Ashley Madison per l’Europa, aggiungendo - Le province italiane scalzano i grandi centri urbani come Roma e Milano che abitualmente occupavano le prime posizioni della classifica. Quindi vediamo un cambiamento di prospettiva da parte dei piccoli centri nei confronti di forme di relazione più aperte come la non-monogamia, che sono sintomo di un’apertura mentale che l’immaginario collettivo si aspetta di più dagli abitanti delle grandi città. La non-monogamia è già una realtà non solo in tutta Italia, ma in tutti i Paesi in cui siamo presenti e notiamo infatti il trend in crescita delle città di provincia anche a livello internazionale. Una spiegazione potrebbe essere la mancanza di anonimato nelle città più piccole e, di conseguenza, le persone si rivolgono a un sito di incontri online per cercare un partner secondario in modo più discreto”. Più variopinta la situazione in coda alla classifica, con tre new entry inaspettate, in Sardegna con Cagliari (16°), in Trentino con il capoluogo (18°) e l’Umbria, con Perugia (19°). Mentre all’ultima posizione si trova Torino.

“La società sta cambiando e con essa anche le regole che a lungo hanno organizzato - in modo statico - le relazioni”, spiega la Dottoressa Marta Giuliani, Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa Clinica e Socia Fondatrice della Società Italiana di Sessuologia e Psicologia. “Se i piccoli centri si caratterizzano da sempre per delle dinamiche sociali differenti in cui predomina una maggiore conoscenza tra i membri della comunità, è anche vero che rispetto al passato - complice anche il pendolarismo lavorativo e di studio - non rappresentano più dei luoghi "protetti" dal dinamismo culturale delle grandi metropoli. I confini della quotidianità si sono aperti e digitalizzati, così come le esperienze che le persone fanno quotidianamente, fisicamente e online. Non sorprende dunque che i dati non fotografino più barriere geografiche all'esplorazione sessuale e affettiva, registrando addirittura un aumento della libertà di espressione proprio nei piccoli centri”.

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