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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Referendum per case chiuse e anti-prefetti: 30 gazebo della Lega in tutto il Vicentino

Parte sabato la raccolta per i cinque quesiti proposti dal Carroccio: abolizione della legge Merlin, dei prefetti, della riforma Fornero sulle pensioni, della legge Mancino sui reati di opinione e delle norme che consentono agli immigrati di partecipare ai concorsi pubblici

“Vicenza, Arzignano, Camisano, Bassano del Grappa, Malo, Mussolente, Dueville, Cismon e tanti altri. Sono decine i Comuni della nostra provincia nei quali, a partire da domani, allestiremo 30 gazebo per raccogliere le firme a favore dei cinque quesiti referendari proposti dalla Lega Nord: abolizione della legge Merlin, dei prefetti, della riforma Fornero sulle pensioni, della legge Mancino sui reati di opinione e delle norme che consentono agli immigrati di partecipare ai concorsi pubblici. In un momento in cui la politica è commissariata dall'Europa e da Roma, che hanno rovesciato le regole della democrazia, imponendo l'ennesimo premier non eletto, noi siamo in piazza per ridare la voce ai cittadini su temi concreti, che riguardano la vita di tutti. Ci rivolgiamo infatti ad ogni elettore, anche a chi non ha mai provato simpatie per la Lega: rispondiamo con cinque firme al colpevole silenzio e immobilismo romano”.

Lo dichiarano l’europarlamentare Mara Bizzotto, vice segretaria veneta della Lega Nord, e la senatrice Erika Stefani, a proposito della campagna referendaria promossa della Lega Nord in questo fine settimana nel Vicentino e in tutte le piazze del Nord. “Si tratta di cinque argomenti molto concreti e di buon senso, dalle ricadute immediate per la vita reale dei cittadini – continuano l’eurodeputata Bizzotto e la senatrice Stefani – Si pensi ad esempio all’assurda norma, voluta dall’ex Ministro Kyenge, che apre le porte dei concorsi pubblici agli immigrati: ecco, noi questa norma la vogliamo cancellare di brutto, perché di questi tempi il lavoro, anche quello pubblico, va dato ai nostri cittadini, non agli immigrati. Oppure si pensi alla cancellazione delle Prefetture, istituzioni obsolete che servono a poco e costano tanto: la loro eliminazione produrrebbe un risparmio di oltre 500 milioni di euro. Così come è diventata improcrastinabile l’abrogazione della Legge Merlin sulla prostituzione: questo fenomeno, ora in mano alla malavita, va regolato, controllato e tassato come già fanno moltissimi Paesi europei come la Germania, l’Austria, l’Inghilterra, l’Olanda. Con la regolamentazione e la tassazione della prostituzione, ci sarebbero circa 4 miliardi di euro all’anno di entrate fiscali che consentirebbero di abbassare le tasse ai nostri cittadini”.

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