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Tagli alle Province, Vicenza si salva con Venezia e Verona

Sulla base dei criteri di riordino delle Province approvati oggi dal Cdm, l'Ansa ha calcolato, su dati Istat, le Province salve e quelle che invece verrebbero accorpate: saltano Padova, Treviso e Belluno

Una delle prime ad essere commissariate, con il decreto Salva Italia, ma una delle poche che potrebbe sopravvivere. Secondo i criteri di riordino approvati dal Consiglio dei ministri, la Provincia di Vicenza, infatti, dovrebbe rimanere, almeno in base ai calcoli dell'Ansa sui dati Istat. Con Palazzo Nievo, restano Verona e Venezia, mentre "saltano" Padova, Belluno e Treviso. In Italia ne rimarranno 43 in tutto, su 91.

Soddisfazione è stata espressa dall'attuale commissario Attilio Schneck, presidente uscente: "Abbiamo sempre sostenuto che il nostro ente era virtuoso e questa ne è l'ennesima dimostrazione". Che i conti fossero a posto era emerso anche dal decreto governativo del luglio scorso, con la Provincia di Vicenza che, con altre tre, era stata esentata "per merito" dal conseguimento degli obiettivi del patto di stabilità.

"Commissariare la provincia di Vicenza è stato un gesto di cecità politica - sottolinea l'ex assessore Giovanni Maria Forte - Visto che l'area berica ha un export pari ad alcuni paesi europei. Ora vedremo cosa accadrà, visto che mi pare che il Governo non abbia le idee molto chiare: ci auguriamo che i nuovi enti che nasceranno manterranno delle autonomie per la gestione del territorio".




 

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