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Cronaca Zona Industriale

Vicenza, pagava per il sesso e lo scaricava dalle tasse

Nel bilancio aziendale finisce anche la visita dell'imprenditore vicentino in una casa di piacere austriaca: 30 mila euro, che voleva scaricare dalle tasse

"Tasse" e "sesso" due parole che normalmente non vanno assieme, ma il caso di un imprenditore, che messo nella dichiarazione aziendale dei redditi anche le "prestazioni di servizio" di un bordello austriaco, stravolge la regola.   L'uomo voleva scaricare una fattura, per altro non proprio economica, 30 mila euro.

Socio accomandatario di una società, è stato segnalato in procura dall´Agenzia delle entrate per dichiarazione fraudolenta.  Secondo quanto riporta il Giornale di Vicenza, i fatti contestati riguardano l´anno 2011: nulla da obbiettare sui comportamenti sessuli dell'imprenditore, ma farli passare per spese aziendali non si può. Inoltre, l'imprenditore non aveva inserito solo queste "spese private", ma anche quelle per le cure personali e per altre aziende correlate, divenendo così penalmente perseguibile. 

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