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Cronaca

Vicenza a rischio marchio Unesco, per il Tav via ai questionari

A 22 anni di distanza, l'Unesco potrebbe fare un clamoroso passo indietro e togliere dai "suoi patrimoni" la città del Palladio. Il dietrofront potrebbe dipendere da Borgo Berga, la Dal Din e il passaggio dell'altà velocità. Sul Tav il Comune lancia i questionari

Il prossimo autunno i tecnici dell'Unesco arriveranno in città. Una visita che, se andasse male, potrebbe portare Vicenza a perdere il suo statu di "patrimonio dell'umanità". 

Come riportato sulle pagine de Il Corriere del Veneto, la verifica non sarebbe dovuta alla manutenzione dei monumenti cittadini e allo stato in cui si trovano i gioielli del Palladio, ma all'impatto sul territorio comunale di tre nuove opere: si tratta della base americana Dal Din, del nuovo quartiere Borgo Berga e del passaggio dell'Alta velocità. La necessità di un'ispezione parte da alcune segnalazioni inviate all'ufficio Unesco del Ministero, proprio da Vicenza, firmate dal membro dell'associazione Out (Osservatorio urbano territoriale) Francesca Leder

Nel 1994, quando l'Uneso inserì nella lista dei suoi siti Vicenza, nessuna di queste opera era ancora in cantiere e se per la base americana e il nuovo tribunale poco ormai si può fare, il Tav è ancora una partita aperta e che sta entrando nel vivo. 

Il sindaco Achille Variati, infatti, ha annunciato che l'amministrazione ha avviato la procedura negoziata per l'individuazione della società demoscopica che in tempi brevissimi dovrà sondare la posizione dei cittadini rispetto alle due soluzioni in campo: quella con la stazione principale in zona Fiera, l'eliminazione della stazione storica di viale Roma e la realizzazione di una nuova stazione per i collegamenti regionali a Borgo Berga e quella in cui viene confermata l'attuale stazione in viale Roma, con in più la possibilità di realizzare una fermata in Fiera da attivare in via ordinaria per la mobilità regionale (SFMR) e come fermata dell'alta velocità in occasione dei grandi eventi.

“La consultazione – ha detto il sindaco Variati, affiancato dal vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci e dall'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza, entrambi impegnati nell'organizzazione dell'operazione – garantirà un percorso partecipativo ampio ai cittadini di Vicenza. Si comporrà infatti di un questionario online, da compilare in modo volontario dal proprio pc, tablet o smartphone, oppure utilizzando terminali messi a disposizione nelle circoscrizioni con l'eventuale aiuto di operatori, e di un sondaggio telefonico che sarà somministrato ad un campione scientificamente individuato. Sottoporrò inoltre il questionario ai sindaci della Provincia, in modo da avere anche il parere dell'area metropolitana. Prima dell'avvio del sondaggio la giunta comunale renderà nota la sua posizione rispetto alle due ipotesi in gioco”.

Nel frattempo, il 12 e 13 maggio in commissione territorio sono previste le audizioni dei portatori di interesse (associazioni e comitati) che presenteranno osservazioni e richieste a nome dei rispettivi gruppi, mentre il 16, 17 e 18 maggio i commissari incontreranno i tecnici di RFI, Italferr e Polinomia. Inoltre l'ultima assemblea pubblica del ciclo “Tanti quartieri una città”, in programma lunedì 16 maggio ai Ferrovieri, alla scuola secondaria di primo grado Carta, sarà sdoppiata: alle 18 la giunta comunale incontrerà i cittadini su tutti i temi del territorio, mentre dalle 20.45 in poi l'argomento all'ordine del giorno sarà il passaggio dell'Alta velocità alta capacità a Vicenza, e in particolare nella zona ovest, alla presenza dei tecnici comunali, di Rfi e di Italferr. Gli esiti della consultazione sono attesi per metà giugno. Poi toccherà al consiglio comunale esprimersi.

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