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Cronaca

Vicenza, no al sesto figlio: abortisce in casa, indagata

Avrebbe interrotto la gravidanza volontariamente dopo il termine consentito dalla legge, ferendosi nel bagno di casa in comune accordo con il marito. La famiglia è in difficoltà economiche e non sarebbe in grado di sfamare un sesto iglio

Si sarebbe provocata l'aborto nel bagno di casa al quinto mese di gravidanza, in accordo con il marito. La 35enne vicentina è indagata per interruzione di gravidanza. Secondo quanto riportato nelle pagine de Il Giornale di Vicenza, la coppia, si sarebbe resa conto di non avere le possibilità economiche per mantenere un sesto figlio, e sarebbe giunta alla decisione di abortire solo dopo mesi di tentennamenti e speranze, in ogni caso ben oltre il limite consentito dalla legge. 

Drammatico anche il modo scelto per eliminare il feto. La donna si sarebbe procurata delle lesioni con un uncinetto, rivolgendosi ai medici solo dopo una notte insonne a causa delle continue perdite i sangue.  L'aborto sarebbe avvenuto qualche settimana fa. Al pronto soccorso di Vicenza, i medici che hanno accolto la donna hanno subito capito cosa era successo. Interrogati dal personale ospedaliero, i coniugi avrebbero raccontato le loro ragioni e sono stati affiancati da alcuni psicologi.  Inevitabile la segnalazione al magistrato, secondo quanto stabilito nella legge sull'aborto del 1978, la donna ha commesso un reato, per questo ora la magistratura ha avviato un indagine. 

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