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Cronaca

Università, borsa di studio a chi va in Erasmus

Per l'anno accademico 2017-2018 un fondo specifico di 150 mila euro e il riconoscimento della condizione di "studente fuori sede" per gli studenti che vivono un programma all'estero

Borse di studio anche per gli studenti del programma ‘Erasmus’ o che frequentino un programma di studi all’estero promosso dalle università venete, un fondo regionale per agevolare la mobilità internazionale e il coinvolgimento diretto degli atenei e degli Esu nella riscossione della tassa regionale per il diritto allo studio e nella gestione ed erogazione delle borse di studio al fine di ridurre i tempi di attesa da parte di studenti e famiglie. 

Queste le tre novità approvate dalla Giunta regionale per l'anno accademico 2017-18. 

Ci sarà un fondo specifico di 150 mila euro per aiutare gli studenti che vivono un programma all’estero e, nell’erogazione delle borse di studio, verrà riconosciuta la condizione di "studente fuori sede" anche a chi frequenta un programma di studi universitario all’estero.

Una novità che avvantaggerà gli studenti Erasmus, a condizione che  anche all’estero prendano alloggio a titolo oneroso per un periodo che, cumulato con quello in Italia, non sia inferiore a dieci mesi.

Anche per il prossimo anno scolastico i valori delle borse di studio ammonteranno a 5.124 euro per gli studenti fuori sede, 2.827,50 euro per i pendolari e 1.934 euro più 1 pasto giornaliero gratuito per gli studenti in sede, purchè con redditi familiari Isee non superiori a 23 mila euro e con indicatori Ispe (indicatore della situazione patrimoniale equivalente) pari o inferiore a 35.434,78 euro.

La terza novità affida alle Università e agli Esu del Veneto l’erogazione delle borse di studio mediante la riscossione diretta della tassa per il diritto allo studio, il cui gettito vale in Veneto quasi 46 milioni di euro.

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