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Cronaca Trissino

Dramma a Trissino: donna di mezza età si toglie la vita

Poco o nulla è trapelato sulle modalità del gesto, che sarebbero da ricondurre anche a ragioni personali: funerali in programma martedì. Frattanto l'Ovest vicentino deve fare i conti con una impressionate scia di suicidi

Nei giorni scorsi, a Trissino, un'altra persona si è tolta la vita: si tratta di una donna di circa 40 anni. Pochissimo è emerso in merito ai motivi del gesto, che sarebbero da ricondurre a ragioni di tipo personale: cari e parenti si sono immediatamente stretti al cordoglio della famiglia. I funerali saranno celebrati domani, martedì 14, ma intanto il Vicentino, specie l'Ovest, continua a fare i conti con una piaga, quella del suicidio che, soprattutto durante gli ultimi mesi, si è trasformata in un vero e proprio stillicidio.

E che di emergenza si tratti, se non di una preoccupante cronicizzazione del fenomeno, lo confermano gli specialisti dei servizi di assistenza ad hoc delle aziende sanitarie della provincia di Vicenza i cui uffici da un po' di tempo a questa parte in questo senso sono sottoposti ad un lavoro incessante in materia di intervento e prevenzione.

Sul tappeto rimangono tuttavia alcune questioni che attanagliano il Veneto e il Vicentino. In primis ci sono le crisi aziendali post 2008 e i suicidi che hanno visto molti piccoli imprenditori del Nordest. Appresso sono arrivati i crac di BpVi e Veneto Banca che hanno messo alla corda piccoli imprenditori e piccoli risparmiatori, due categorie sociali che nella regione che fu della Serenissima spesso di mescolano. Si tratta di storie che hanno addirittura ispirato un film del regista Fabrizio Cattani e un documentario del noto inviato Rai Domenico Iannacone.

Poi ci sono le specificità della valle dell'Agno e della stessa Trissino, già distretto dell'oro sgretolatosi a metà degli anni Duemila, con uno strascico tra debiti, dissidi personali mai sopiti e conti mai saldati, che si fa sentire da tempo. Basti pensare che è proprio in un contesto del genere che è maturato il recente omicidio-suicidio che ha fatto balzare proprio Trissino all'onore delle cronache regionali.

Ed è in ragione delle peculiarità di questo tessuto sociale che gli esperti da tempo si stanno interrogando sulle possibili cause comuni di comportamenti che pur individuali finiscono per assumere gioco-forza una valenza collettiva: carenza di strumenti interpretativi della realtà, difficoltà oggettive, difficoltà ad identificare un sistema condiviso e solido, difficoltà del sistema famiglia, mancanza di momenti veri di riflessione collettiva, solitudine, lontananza della comunità sono alcuni aspetti che gli analisti del settore, in linea di massima alle dipendenze delle Ulss, cercano di analizzare.

Ma anche questi medici e questi psicologi scontano una carenza cronica dovuta ai tagli della sanità che spesso e volentieri si trova sguarnita di figure professionalmente formate per fungere da antenna e unità di prima mobilitazione sul territorio: basti pensare alla figura dei sociologi della persona, uno dei pilastri del servizio sociale francese. Si tratta di personale che operando sul campo cerca di anticipare il disagio prima che questo, con tutta la sua complessità, finisca sulle spalle del servizio sociale sanitario o su quello municipale, i quali in Italia scontano problemi di vecchissima data.

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