Tagli, chiusi i tribunali di Bassano e Schio e quello nuovo non basterà

Non si arrendono gli avvocati di Bassano: "Continueremo a lottare per la difesa del nostro tribunale" è la posizione dell'avv. Francesco Savio, presidente dell'Ordine degli avvocati della città del Grappa, che assieme ai suoi colleghi e agli addetti della struttura giudiziaria promette battaglia dopo l'annuncio governativo della chiusura del tribunale della loro città.

"Tutti parametri scelti per decidere sulla chiusura sono assolutamente fantasiosi e che non tengono conto delle reali situazioni delle singole realtà. Noi comunque siamo pronti a proteste anche forti", assicura Savio. "Dispiace rilevare - ha poi aggiunto il presidente dell'Ordine degli avvocati bassanesi - che questa chiusura avviene nonostante che il nostro tribunale sia tra i più efficienti d'Italia, visto che diamo allo Stato diamo 3 milioni e mezzo all'anno, di cui 900 mila euro dalla sola conversione delle pene". "Abbiamo una media di tre anni per i processi - ha concluso - che è tra le più basse d'Italia ma nonostante tutto è stata decisa la chiusura".

Difficile però che il governo modifichi la propria decisione e diventa urgente quindi risolvere la questione del trasloco nella nuova sede di Vicenza. Non ancora inaugurata, la nuova struttura sembra già troppo piccola alla luce delle novità. I conti li fa Oreste Carbone, presidente del tribunale di Vicenza. "Oggi a Vicenza (e sede stacca di Schio) lavorano 77 amministrativi e 36 magistrati, compresa la procura. A Bassano i giudici, tra tribunale e procura, sono 13 - spiega il presidente al Giornale di Vicenza- Il personale amministrativo è di 45 unità, quindi più del 50% di quello di Vicenza. Solo per i giudici dovremo ricavare 13 stanze in più, perché non è pensabile che condividano un ufficio in due". La prima tranche del trasloco a Borgo Berga è prevista per settembre.