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Cronaca Trissino

Droga party con stupro di una 15enne: la valle sotto shock

Trissino è scossa dopo la notizia di uno stupro di gruppo a base di coca: tra gli arrestati anche la figlia di una cantante lirica molto nota nel Veneto, che avrebbe attirato la ragazzina nella trappola

Sarà la magistratura a stabilire se in quella casa di Trissino in via dell’Industria mesi fa sia andata in scena una serata dove i protagonisti erano solo su di giri. O se quella villetta si sia trasformata in una casa degli orrori dove una giovanissima, sotto l’effetto di un mix di stupefacenti, ha patito uno stupro a tre da due uomini e da una donna.

La notizia ha lasciato sgomenta la comunità trissinese che in queste ore si sta interrogando sullo scenario che ha portato i carabinieri, nonché il sostituto procuratore berico Cristina Carunchio, a condurre un’operazione destinata a lasciare non pochi strascichi. Al momento comunque rimangono nero su bianco gli atti dell’inchiesta visto che dopo la denuncia da parte dei genitori della vittima, residente nella provincia berica, per fatti che risalirebbero alla fine dell’ottobre 2018, sono finite ai domiciliari tre persone.

Gli arrestati

Si tratta del fisioterapista marocchino Nadir El Fettach, un 27enne residente ad Arzignano nel Vicentino, nonché di Zahir Es Sadouki 28enne pure marocchino, ma residente a San Bonifacio nel Veronese, impiegato presso una cooperativa. I due vivevano in Italia da molti anni. Tuttavia nell’operazione è finita ai domiciliari anche Elisa Faggion, una 31enne della Trissino bene, un volto conosciuto nel piccolo centro dell’Ovest Vicentino anche perché la madre, la 48enne Silvia Dalla Benetta, è una apprezzata cantante lirica che vanta una carriera di alto profilo.

L'indagine

Ed è proprio nella casa della 31enne, secondo la tesi d’accusa, che nella notte tra venerdì 26 e sabato 27 ottobre sarebbero avvenuti i fatti. I militari dell’arma, anche grazie al sequestro dei cellulari degli indagati, avrebbero ricostruito un articolato castello probatorio che ha passato il vaglio del giudice delle indagini preliminari Massimo Gerace,  il quale a carico dei tre ha autorizzato gli arresti domiciliari e non quelli in carcere, come chiedeva il pubblico ministero, il quale si era mosso sulla scorta della denuncia sporta dai genitori della giovanissima, originari dell’Europa dell’Est e residenti nell Ovest Vicentino, e che hanno assistito la figlia in ogni passo della indagine. Al momento tra l’altro non è ancora chiarita definitivamente l’età della vittima al momento dei fatti oggi contestati dall’autorità giudiziaria: età che oscillerebbe tra i quindici e i sedici anni.

Più chiara invece, almeno sulle prime, è la natura del cocktail di droghe che la giovanissima avrebbe assunto o sarebbe stata in qualche modo indotta ad assumere: si tratterebbe di un mix di cocaina e hashish. Intanto a Trissino si continua a parlare dell’inchiesta. Pare che la madre della Faggion, che chi scrive ha cercato invano per un commento a caldo, si sia chiusa nel più rigoroso riserbo in attesa di notizie più precise da parte del legale della famiglia, l’avvocato Diego Novello.

Le difese

Da quanto è trapelato a margine dell’inchiesta, in qualche maniera El Fettach ed Es Sadouki avrebbero respinto ogni addebito penalmente rilevante. Lo stesso sarebbe avvenuto per la Faggion, ma le informazioni in questo senso rimangono ancora frammentarie. Ad ogni buon conto in queste ore ha preso posizione anche Novello, giustappunto il legale della famiglia Faggion: «Stiamo vagliando con attenzione le carte agli atti, ma è ancora presto per esprimere una valutazione dettagliata. Quando il quadro sarà più nitido ci muoveremo di conseguenza. E ovviamente - conclude l’avvocato del foro di Vicenza - non escludiamo un ricorso al Tribunale del riesame».

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