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Cronaca

L'orchestra del teatro Olimpico si rinnova: dai giovani ai nomi eccellenti

Nuova vita per l'stituzione musicale vicentina ormai prossima ai venticinque anni di attività: dal direttivo alla fiducia nei giovani musicisti, ecco cosa cambia

L'Orchestra del Teatro Olimpico, istituzione musicale vicentina ormai prossima ai venticinque anni di attività (14 luglio 1990 il debutto al Teatro Olimpico alla presenza dell'allora neo-sindaco Achille Variati), si avvia verso un radicale rinnovamento della propria identità e, di conseguenza, dell'organico sia amministrativo che artistico e musicale. Quest'ultimo sarà prevalentemente composto da giovani, scelta che consentirà alla OTO di caratterizzarsi come soggetto di formazione e specializzazione post conservatoriale, contribuendo a differenziare la formazione vicentina da quelle esistenti nel panorama regionale. Accanto al rinnovato organico, che sarà selezionato tramite audizioni aperte, una solida ossatura composta da sei prime parti di chiara fama assicurerà il potenziamento della cruciale funzione formativa: nella stessa direzione va la scelta di un nome eccellente come Alexander Lonquich quale direttore musicale e direttore principale.

TEATRO OLIMPICO, COMPLETATO L'INTERVENTO
 

DIRETTIVO ORCHESTRA. Da un punto di vista amministrativo, il direttivo dell'orchestra vede subentrare alla presidenza, in via temporanea, Mario Bagnara, già consigliere anziano della Oto, che va a sostituire Anna Maria Fiengo, che lascia la guida dell'orchestra dopo aver contribuito a un primo importante consolidamento della struttura associativa. Il neopresidente Bagnara sarà affiancato in direttivo dal vicesindaco di Vicenza  Jacopo Bulgarini d'Elci e dal direttore del Conservatorio di Vicenza maestro Enrico Pisa, rappresentanti dei due soci fondatori. Nuovo direttore generale della OTO sarà il maestro Piergiorgio Meneghini. Mercoledì 4 giugno il consiglio direttivo ha infatti deliberato l'approvazione di un progetto di rinnovamento radicale della Oto, elaborato dal maestro Meneghini e discusso e ampliato a seguito di una riflessione durata alcuni mesi. Il progetto prevede la ridefinizione della Oto come orchestra prevalentemente giovanile e di formazione con l'affiancamento, in funzione di prime parti e di formatori, di sei musicisti di chiara fama e grande esperienza, provenienti anche da orchestre di grande prestigio o dal precedente organico della Oto. I giovani musicisti, già diplomati nei conservatori, saranno selezionati tramite audizioni biennali.

RILANCIO. Le consistenti novità sono state illustrate stamani nella sala degli Stucchi di palazzo Trissino. “Ho accettato con entusiasmo - ha aggiunto il neo-presidente Mario Bagnara - di aiutare un'istituzione alla quale sono particolarmente affezionato fin dalle sue origini che risalgono a 25 anni fa. Il rilancio che ci avviamo a compiere, e che si si fonda principalmente sull'attenzione al mondo dei giovani musicisti diplomati al conservatorio a cui offrire  un'opportunità professionale sotto la guida di qualificati formatori, recupera del resto un obiettivo presente fin dalla stesura del primo statuto dell'Orchestra”. “Il conservatorio di Vicenza – ha aggiunto il presidente del Pedrollo Gian Nico Rodighiero - , da sempre legato all'Orchestra da un rapporto di reciproco scambio, collaborerà con convinzione a questo nuovo corso promosso in primis dal Comune di Vicenza, augurandosi un risultato all'altezza della professionalità dei formatori e dei selezionatori proposti dal progetto elaborato dal preparatissimo neo-direttore generale Piergiorgio Meneghini”.

NOVITA'. “Rilevando la tenacia e l'equilibrio con i quali soprattutto il vicesindaco ha richiesto il rinnovamento della OTO – ha concluso il nuovo direttore generale Meneghini – ribadisco che il punto focale che garantirà qualità al nuovo progetto saranno le audizioni aperte. Selezioni affidate a musicisti di altissimo livello, tutti entusiasti della proposta, ci consentiranno di avvicinare giovani talenti a cui affiancare sei maestri esperti. Contiamo di proporre le selezioni a settembre, in modo da cominciare a lavorare già da ottobre alla preparazione di una decina di concerti”.  
"Alla fine del mio mandato – ha fatto sapere la presidente uscente Fiengo, oggi impossibilitata ad essere presente a palazzo Trissino - dopo avere portato a termine il compito che mi ero prefissata ottenendo dopo venti anni il riconoscimento legale dell'associazione, proseguendo nel rilancio dell'orchestra come i successi di pubblico e critica dimostrano e inserendo sempre più giovani musicisti nell'organico, ritorno ai miei molti impegni professionali, certa che il presidente Bagnara guiderà la OTO verso sempre nuovi successi".

PROGRAMMA. Il primo programma concertistico della nuova OTO è in fase di costruzione (verrà presentato fra alcune settimane) e prevederà sette concerti che si terranno tra l'autunno e la primavera; in queste occasioni la direzione dell'orchestra verrà affidata a importanti nomi del panorama musicale nazionale e internazionale. La direzione generale è stata affidata a Piergiorgio Meneghini, la direzione musicale, e il ruolo di direttore principale, ad Alexander Lonquich, grande pianista e direttore con all'attivo esperienze di alto livello. Nato a Trier, in Germania, nel 1960 è figlio d'arte del compositore Heinz Martin Lonquich. Dotato di eccezionale facilità d'apprendimento e sensibilità artistica, vince giovanissimo (nel 1977) il Primo Premio al Concorso Casagrande, quell'anno dedicato a Schubert. Da allora ha tenuto concerti in Giappone, Stati Uniti e nei principali centri musicali europei. La sua attività lo vede impegnato con direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman, Emmanuel Krivine, Heinz Holliger, Marc Minkowski. Particolare in tal senso è stato il rapporto mantenuto con Sandor Vègh e la Camerata Salzburg, di cui è tuttora regolare ospite nella veste di direttore-solista, mentre la sua attività nell’ambito della musica da camera lo vede impegnato con artisti del calibro di Christian Tetzlaff, Joshua Bell, Heinrich Schiff, Steven Isserlis, Isabelle Faust, Jörg Widmann, Boris Pergamenschikov, Heinz Holliger e Frank Peter Zimmermann. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale.
L'Oto collaborerà con i conservatori di musica italiani, in particolare con quelli del Triveneto e in primis con quello di Vicenza. Si esibirà in concerti, come prevede la sua principale vocazione, ma si dedicherà anche alla formazione dei giovani talenti con l'obiettivo di professionalizzare i novelli musicisti, avviandoli all'inserimento in orchestre prestigiose, offrendo loro la possibilità di completare la formazione del conservatorio con un percorso successivo.

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