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Cronaca

No al corteo FN in via Muggia a Vicenza, la risposta: "La repressione non ci ferma"

La replica del partito di estrema destra, dopo essersi vista vietare la fiaccolata di mercoledì sera per un volantino, da cui erano state prese le distanze, che inneggiava all'odio razziale

"Prendiamo fermamente le distanze da qualsiasi dichiarazione o volantino razzista: il problema degli zingari a Vicenza non è un problema razziale bensì un problema di convenienza e convivenza civile". Così scrive Forza Nuova Vicenza, alla notizia che, dopo una segnalazione dell’Osservatorio anti-razzismo e della Presidenza del Consiglio - Dipartimento Pari Opportunità, la questura di Vicenza ha vietato la manifestazione in programma mercoledì sera in via Muggia.

"Per evitare ogni problema di ordine pubblico abbiamo trovato opportuno non procedere con quanto, in un primo momento, ci era stato concesso. Ed in questo evidenziamo come in tutte le manifestazioni di Forza Nuova mai sono stati compiuti atti contrari al codice penale o al quieto vivere. Invece sottolineiamo che mentre le nostre manifestazioni ricevono sistematicamente limitazioni o dinieghi quelle della sinistra organizzate esclusivamente contro di noi - violente e al di fuori del vivere civile- non ricevono nessuna reale opposizione e nessuna condanna, tutt’altro, vengono sostenute dalla giunta stessa", proseguono. 

"Restiamo perplessi dell’intervento di "forza” della Presidenza del Consiglio: in città è da mesi in corso un dibattito duro ma civile sul problema nomadi in cui si scontrano da una parte delle scelte ideologiche e grottesche portate avanti dalla giunta Variati e dall’altra la reale percezione della gente di cui restiamo l’unico portavoce politico. I fatti parlano per noi: il Comitato Creazzo nel Cuore ha raggiunto 1500 firme contro l’apertura del campo nomadi diciamo che sono 1500 razzisti? E’ nato adesso un nuovo comitato dei cittadini di Via Muggia anche loro razzisti e discorso chiuso?"

"A questi soprusi rispondiamo con i fatti: Forza Nuova non si fermerà e già quest’oggi ha ottenuto l’approvazione verbale da parte della Questura per un nuovo corteo per mercoledì prossimo, in cui nuovamente invitiamo tutti i cittadini, nonostante le intimidazioni della sinistra radicale, dei nomadi, della stessa casta politica. Se la “politica” vorrebbe chiudere il dibattito con la repressione, minacciando denunce e ritirando i permessi, sottolineiamo la pochezza politica di una casta che non affronta le critiche in maniera democratica e civile ma ricorrendo alla repressione e all’intimidazione. Fino a quando questi soprusi continueranno? Perché manifestazioni politiche di dissenso devono essere vietate? Credete veramente che la gente continuerà a restare all’infinito a subire le angherie di una classe politica delirante?"

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