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Cronaca Montecchio Maggiore

Montecchio, trasporti pericolosi: autisti ubriachi e con gli strumenti truccati

I controlli degli agenti della polizia locale hanno permesso di individuare una serie di infrazioni potenzialmente pericolose sulle strade di Montecchio. Nel mirino della polizia locale i conducenti di camion e furgoncini: c'è chi guida da ubriaco fradicio e chi resta al volante anche quando deve stare in pausa

Venerdì 15 gennaio verso le 17 in viale Trieste ad Alte Ceccato gli agenti della polizia locale dei Castelli hanno fermato un camioncino allo scopo di verificarne il peso del carico, che alla vista sembrava eccessivo e quindi oltre il limite consentito. Una volta giunto alla pesa, il conducente, che presentava elementi sintomatici tipici dello stato di ubriachezza, è stato sottoposto all'esame con etilometro, da cui è emersa un’alcolemia pari a 7 volte oltre il limite consentito. Al conducente, Y. B. maschio di 43 anni, marocchino residente a Montecchio Maggiore, è stata ritirata la patente di guida. Sarà inoltre segnalato alla Procura della Repubblica di Vicenza per guida in stato di ebbrezza. Il camioncino è stato consegnata alla ditta di Vicenza proprietaria dello stesso e per la quale il maghrebino stava lavorando. Pertanto, visto che stava guidando un veicolo in attività lavorativa sotto l’effetto dell’alcol, il conducente sarà anche sanzionato ai sensi delle legge in materia di alcool e sicurezza sul lavoro, con una multa che va da 516 a 2582 euro.

Sempre venerdì pomeriggio un’altra pattuglia la polizia locale ha sequestrato un congegno per alterare il cronotachigrafo. Gli agenti, controllando lungo la tangenziale esterna di Montecchio Maggiore un autoarticolato condotto da un 54enne residente a Montegaldella, hanno notato che dalla lettura del cronotachigrafo digitale il mezzo pesante risultava “in pausa", sebbene il conducente fosse alla guida. Il mezzo industriale, di proprietà di una ditta con sede nel padovano, è stato quindi accompagnato in uno spiazzo idoneo all'ispezione in sicurezza. Qui gli agenti hanno accertato la manomissione al "sensore di velocità' Kitas", installato sul bulbo di trasmissione della velocità e dei dati del motore. Tale alterazione, verificata attraverso l’apertura del bulbo, era stata effettuata mediante una calamita - collegata con un cavo alla cabina di guida - che interrompeva il circuito, facendo risultare il cronotachigrafo digitale in "riposo" sebbene fosse in realtà circolante. Lo strumento è stato sequestrato e il conducente è stato sanzionato per violazione con una multa di 1696 €. La patente di guida è stata ritirata e sarà trasmessa alla Motorizzazione Civile di Vicenza che provvederà ad una sospensione del documento da 15 giorni a 3 mesi.

Oramai sono innumerevoli e quotidiani i sequestri e le alterazioni ai cronotachigrafi scoperti dagli agenti di Largo Boschetti, soprattutto grazia alla elevata professionalità e specializzazione in materia di autotrasporti di alcuni di loro. Le manomissioni al dispositivo cronotachigrafo installato nei veicoli pesanti, permettono di non rispettare l'alternanza pausa/guida dei conducenti prevista dalla legge e procurano alle ditte un rilevante beneficio competitivo costituito dalla riduzione dei costi fissi del trasporto, ma purtroppo determinano anche la mancata tutela dei conducenti, che aumentano il loro tempo di lavoro oltre il consentito.

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