rotate-mobile
Cronaca

Medici veterinari è caos, Baggio: "Rivedere graduatorie"

Secondo il presidente della commissione d'Attività produttive del Consiglio regionale sono da rivedere i criteri delle graduatorie provinciali dei veterinari convenzionati con le Ulss venete: obiettivo è quello di salvaguardare chi da decenni opera nel territorio

E' caos sulle graduatorie provinciali dei veterinari convenzionati con le Ulss venete.

RIVEDERE I CRITERI. Rivedere con celerità i criteri di formulazione delle graduatorie provinciali dei medici veterinari convenzionati con le Ulss venete, per sanare l'errore normativo per cui chi da decenni opera nel territorio è penalizzato rispetto a chi arriva da Regioni che hanno applicato anticipatamente l'Accordo nazionale collettivo.

L'INTERROGAZIONE. Lo chiede con una interrogazione alla Giunta veneta Luca Baggio (Lega), presidente della commissione Attività produttive del Consiglio regionale. "La Regione non ha applicato da subito l'Accordo nazionale - spiega Baggio - ma ha voluto privilegiare la professionalità e la territorialità di specialisti che già operavano, con ottimi risultati, per le Ulss venete. La successiva applicazione dell'Accordo, con l'obbligo di predisporre corsi di specializzazione triennali per entrare in graduatoria e con criteri poco rispettosi dell'esperienza pregressa dei veterinari, sta mettendo a rischio tutto ciò, in primis la tutela di chi da anni lavora con le Ulss".

SVANTAGGIATI QUELLI CHE DA TEMPO LAVORANO NELLE ULSS VENETE. "Ad oggi nelle liste provinciali provvisorie o definitive di specialistica ambulatoriale veterinaria, valevoli per il 2013 e pubblicate dai Comitati zonali di Vicenza, Verona e Treviso - spiega Baggio - nelle prime 10 posizioni non sono presenti professionisti che da molto tempo operano con le nostre Ulss. Il rischio è di selezionare veterinari che operano sul territorio senza alcuna esperienza della casistica locale né con sufficiente specializzazione. Può capitare infatti che ad occupare posti superiori in graduatoria sia chi ha lavorato anche un solo mese in una Regione che applica da tempo l'Accordo nazionale collettivo, e che scivoli in basso chi magari da vent'anni ha contratti da 35 ore settimanali. Un assurdo che dobbiamo sanare".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Medici veterinari è caos, Baggio: "Rivedere graduatorie"

VicenzaToday è in caricamento