Si tratta della più importante celebrazione di questa confessione cristiana, che trae origine dal comando che diede Gesù agli apostoli durante l'Ultima Cena cioè: "Continuate a fare questo in ricordo di me". La Commemorazione della morte di Gesù è celebrata ogni anno nello stesso giorno in cui fu istituita e morì il Figlio di Dio, che corrisponde al 14 del mese di Nisan del calendario ebraico, dopo il tramonto.

Nella circostanza di tale evento un ministro di culto incaricato pronuncerà un discorso molto particolareggiato al fine di spiegare, con l'uso della Bibbia, lo scopo della morte di Cristo Gesù per l'umanità e perché, a distanza di duemila anni, è ancora indispensabile ricordarlo. E proprio come fece Gesù durante l'Ultima Cena, saranno passati fra i presenti pane non lievitato e vino rosso, che simboleggiano rispettivamente il corpo e il sangue del Figlio di Dio offerti in sacrificio per il genere umano.

La cerimonia, il cui ingresso è libero, durerà complessivamente circa un'ora e si concluderà con un canto ed una preghiera.

In tutta Italia lo scorso anno nelle circa 3.050 comunità sparse nel territorio hanno assistito a tale celebrazione 460.990 persone, tra testimoni di Geova e simpatizzanti, mentre a livello mondiale i presenti sono stati in totale 19.241.252.