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Cronaca Rosà

Rosà, cene "stupefacenti": con il pesce anche la cocaina

Luigi Pierobon, 50 anni, residente a Tombolo, titolare del ristorante “Al Pontile”, e il corriere Admir Muho, 33 anni, di Verona sono finiti in manette. La droga era nascosta nelle confezioni di fiocchi di patate

Tra un piatto di pesce e l'altro, veniva servita anche la cocaina. Accadeva al ristorante "Pontile" di via Rigoni a Rosà, dove la droga veniva spacciata all'interno di confezioni di fiocchi di patate. I carabinieri di Bassano hanno arrestato Luigi Pierobon, 50 anni, residente a Tombolo e titolare, da diversi mesi, del ristorante “Al Pontile” di Rosà, in via Rigoni, e il corriere Admir Muho, 33 anni, di Verona. I denunciati sono due conviventi di Cusinati, M.V., 35 anni, e R.C., 30 anni. L'indagine è partita a febbraio, sugli sviluppi dell'arresto di due spacciatori del Trevigiano.

Dopo una serie di appostamenti nei pressi del locale, frequentato da noti consumatori, il blitz dei carabinieri è scattato mercoledì alle 15, quando Muho è stato fermato mentre uciva dal ristorante con 1250 euro in tasca. La prequisizione in cucina al portato al rinvenimento di un sasso di cocaina purissima dal peso di 25 grammi, che, tagliato, avrebbe fruttato un incasso di 8mila euro.

Il ristoratore è stato arrestato per detenzione a fini di spaccio, l'albanese invece per spaccio di droga.

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