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Cronaca Montecchio Maggiore

Cittadinanza negata perchè attivista No dal Molin: "Non compatibile con sicurezza"

Marko Urukalo, di origine croata, si è visto negare la cittadinanza italiana perchè "dall'istruttoria esperita è emersa la contiguità a movimenti aventi scopi non compatibili con la sicurezza della Repubblica". Vicenzatoday esprime solidarietà a Marko, che è anche un nostro collaboratore

Il Ministero dell’Interno ha negato la cittadinanza italiana a Marko Urukalo, di origine croata, perchè “dall’istruttoria esperita è emersa la contiguità a movimenti aventi scopi non compatibili con la sicurezza della Repubblica”, recita la lettera.

Urukalo, 25 anni, residente a Montecchio Maggiore  è un attivista dell’ADL Cobas, "con cui porta avanti lotte sindacali contro lo sfruttamento nei luoghi di lavoro, contro la precarietà e la cancellazione dei diritti - fa sapere l'organizzazione sindacale in un comunicato - Marko da sempre partecipa concretamente alle lotte contro la base di guerra al Dal Molin, proprio lui che la guerra dei Balcani, il cui comando era proprio all’interno della base dell’aeronautica militare ora occupata dall’esercito Usa, l’ha vissuta sulla propria pelle tanto da dover fuggire poco più che bambino dalla sua terra. Questa sensibilità Marko l’ha dimostrata mobilitandosi a fianco dei migranti, non ultimi i profughi fuggiti dai paesi arabi con la cosiddetta Emergenza Nord Africa - proseguono - Marko negli anni è stato protagonista nella lotta per sottrarre spazi urbani al degrado e alla speculazione, per un riutilizzo delle aree in disuso da trasformare in spazi sociali".

"Lotte a difesa dei beni comuni, per i diritti di cittadinanza e nei luoghi di lavoro, contro la guerra: questo è ciò che il Ministero dell’Interno, ritiene “incompatibile” con la sicurezza della Repubblica - scrivono congiuntamente Adl Cobas, Presidio No dal Molin e Centro sociale Bocciodromo - Un atto gravissimo, che tenta di limitare l’agibilità politica criminalizzando vaste aree di dissenso sociale, paragonando le lotte ad atti di terrorismo. Una visione che, lucidamente, indica da parte dello Stato un governo autoritario del conflitto sociale. A tutto questo non ci stiamo".

Dal punto di vista giuridico saranno gli avvocati ad affrontare la questione, "ma è evidente che non si sta parlando di cavilli o farraginose interpretazioni giudiziarie. Il campo è molto più delicato, ed attiene alla , anzi, alle libertà di ognuno di noi. Libertà di lottare, di esprimere critiche e dissenso, di non rassegnarsi alla precarietà di vita cui ci vorrebbero costringere" spiegano, annunciando mobilitazioni di solidarietà.

Marko Urukalo, tra le tante attività, collabora anche con la nostra testata, inviando foto e reportage delle iniziative che organizza ed a cui partecipa: Vicenzatoday esprime tutta la sua solidarietà ed aderisce all'appello.

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