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Cronaca Chiampo

Chiampo, maestro nei guai per i metodi troppo severi

Con un alunno troppo vivace aveva calcato la mano, 20 giorni di reclusione per un maestro elementare. Colpiva lo studente in testa con un libro

La severità e le punizioni fisiche sono state bandite da scuola da tempo, ma ogni tanto, spunta qualche estimatore del passato. G.B. 36 anni di Vicenza,  era finito a processo dopo la denuncia presentata dalla mamma di un  bambino affetto dalla patologia Adhd e dunque iperattivo. 

Difficile trovare il modo di spiegare allo scolaro, che spesso si accompagnava ad una maestra di sostegno, ed impossibile per il giovane maestro resistere all'utilizzo di sanzioni disciplinari oltre le righe. Un  giovedì pomeriggio, il fattaccio. Durante le ore di matematica,  il maestro avrebbe costretto il ragazzino a raggiungere la cattedra, l'ha fatto  sedere e gli avrebbe tenuto la testa fra le gambe. Dopodiché lo avrebbe preso per il collo e punito con una "librata" in testa, se lo scolaro si muoveva. Un metodo divenuto presto prassi.

Come riportato da Il Giornale di Vicenza, la polizia installò le telecamere in classe ma per un mese non accadde nulla. Del comportamento del maestro, non nuovo a certi metodi,  infatti si discusse durante un assemblea ed al giudice sono bastate le testimonianze degli alunni. Nella sentenza è stato sottolineato come l'iniziale ipotesi di maltrattamenti non possa essere presa in considerazione che quelli usati dal maestro sarebbero "solo" punizioni date utilizzando metodi abusivi.

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