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Cronaca Velo d'Astico

Cena (non autorizzata) in Villa veneta: scoperti tre dipendenti "in nero"

Sanzionato il proprietario, in qualità di organizzatore dell’evento

I militari della Guardia di Finanza di Schio – unitamente a funzionari dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Vicenza – hanno effettuato un accesso in una villa nobiliare censita all’interno del catalogo dell’Istituto Regionale Ville Venete dove era stato pubblicizzato un evento enogastronomico.

Durante l'accesso è stata riscontrata la presenza di diverse figure professionali, sia lavoratori dipendenti che lavoratori autonomi, impiegati in violazione delle norme a tutela del lavoro e della legislazione sociale: in particolare,  è stata rilevata la presenza di due camerieri in “nero” nonché l’omessa comunicazione obbligatoria di rapporto di lavoro autonomo occasionale per un sommelier. 

Pertanto, i militari hanno notificato una sanzione amministrativa di 2.500 euro ed è stato immediatamente adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, in relazione al superamento della soglia di impiego del 10% del totale dei lavoratori presenti al momento dell’accesso ispettivo.

Da un'ulteriore verifica è inoltre emerso che il Comune di Velo d’Astico non aveva rilasciato alcuna richiesta o SCIA per l’evento in questione. Al proprietario della Villa, in qualità di organizzatore dell’evento, è stata quindi comminata un’ulteriore sanzione amministrativa.

Sindacati pronti allo sciopero

Sull'ennesimo episodio di evasioe fiscale è intervenuto anche il segretario generale della Uil Veneto Roberto Toigo: "È una piaga diffusa, anche nel nostro Veneto. Sull’evasione fiscale la Uil da tempo chiede attenzione e interventi precisi al Governo, ma nulla è stato fatto fino ad oggi e nulla si è letto su questo problema nella bozza di Finanziaria 2024. Eppure, le stime più attendibili indicano in oltre 110 miliardi di euro l’ammontare annuale dell’evasione. Oggi, a pagare le tasse in Italia, sono prevalentemente i lavoratori dipendenti e i pensionati. Un peso che è ormai diventato insostenibile, perché la tenuta dei servizi, della sanità, del sociale, dell’istruzione e in sostanza del sistema Paese non può pesare sempre e solo sui soliti noti. Il lavoro nero, oltre a essere fonte di pericolo e di mancanza di controlli sulla sicurezza, ingrossa il mare dell’evasione: due fenomeni sui quali si deve intervenire e che sono tra i motivi che ci porteranno in piazza il prossimo 24 novembre”.

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