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Cronaca Montebello Vicentino

Brutale pestaggio nel cantiere dell’Alta Velocità

Individuati e arrestati i responsabili dell’aggressione avvenuta nel maggio scorso

Una brutale aggressione, che poteva avere conseguenze anche peggiori, quella avvenuta nella serata del 2 maggio scorso nel cantiere dell’Alta Velocità di Montebello Vicentino. Tre uomini hanno fermato l’auto del Direttore Tecnico della ditta Salcef SpA di Roma, e lo hanno colpito violentemente procurandogli lesioni gravissime.

Al termine di una minuziosa attività d’indagine, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del locale Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale Berico.

Secondo la ricostruzione dei fatti fornita dai carabinieri, i tre hanno stazionato per ore all’esterno del cantiere Alta Velocità in località Fracanzana di Montebello Vicentino, incuranti delle telecamere di videosorveglianza, a bordo di un Suv di colore nero, con il quale erano giunti dalla Lombardia. Non appena il loro obiettivo ha lasciato l’area del cantiere, attraversando il cancello d’ingresso della zona degli uffici con la propria auto, i tre indagati, hanno utilizzato il loro potente mezzo per bloccargli la strada, sono scesi dall’auto con volto travisato e, brandendo una mazza da baseball, hanno aperto lo sportello lato guida dell’auto della vittima.

Quello che è seguito si potrebbe sintetizzare in almeno 20 secondi di brutale pestaggio ai danni del Direttore Tecnico della ditta Salcef, leader italiana per la progettazione e messa in opera di rete ferroviaria Alta Velocità. Solo l’intervento di colleghi e operai, nel frattempo accorsi sul posto, ha evitato il peggio.

Dopo l’estrema violenza, i tre si sono poi allontanati dal cantiere, facendo perdere le proprie tracce. La vittima, 66enne di origini romane, è stato prontamente trasportato a bordo di ambulanza all’ospedale di Arzignano ed affidato alle cure dei sanitari. Gli sono state riscontrate lesioni gravissime, tra fratture, ecchimosi ed escoriazioni sia sugli arti superiori che su quelli inferiori; dalle quali, ad oggi, non risulta essere ancora guarito.

Vista l’estrema gravità e delicatezza degli eventi, sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza che già dalle prime ore della notte hanno cominciato a fare luce sugli eventi.

Le complesse indagini, condotte quindi sia con modalità classiche anche al di fuori della provincia di Vicenza e della Regione Veneto, sia con attività tecnica e con il prezioso supporto del R.I.S. di Parma, hanno permesso di fare definitiva luce sulla posizione dei tre destinatari di misure, di 45,46 e 52 anni, tutti residenti nelle provincie di Milano e Monza Brianza e pluripregiudicati per reati contro il patrimonio e la persona.

Uno di loro, fra l’altro, era sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali da oltre un anno e non avrebbe potuto lasciare il territorio della Lombardia. La settimana scorsa, il GIP del Tribunale di Vicenza, valutando e accogliendo pienamente gli esiti dell’attività investigativa e le richieste della Procura della Repubblica, ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei responsabili dell’aggressione.

Alle prime ore di mercoledì 20 settembre, i Carabinieri del Nucleo Investigativo, supportati dai colleghi di Milano, Brugherio (MB) e Pioltello (MI) hanno dato esecuzione alle misure cautelari nonché ai decreti di perquisizione domiciliare emessi dalla Procura Vicentina.

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