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Vicenza non sarà capitale della cultura 2024: la città scelta è Pesaro

Nonostante la grande campagna promozionale che vedeva persino il primo cittadino Francesco Rucco in versione Lego, la nomina è andata nelle Marche

Nessuna partita aperta per la città berica, la città scelta come Capitale italiana della cultura 2024 è Pesaro. A darne notizia è stato lo stesso ministro Dario Franceschini.

Vicenza concorreva insieme ad Ascoli Piceno, Chioggia (Venezia), Grosseto, Mesagne (Brindisi), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (Genova), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (Salerno) e Viareggio (Lucca).

Pesaro è la città che ha dato i natali a Gioachino Rossini, del quale nel 2018 è stato celebrato il 150° anniversario della morte.

Nonostante la grande campagna promozionale che vedeva persino il primo cittadino Francesco Rucco in versione Lego, non sono valsi la nomina di Vicenza a Capitale della cultura.

"Partecipare al bando per Capitale italiana della cultura - dichiara il sindaco Francesco Rucco - è stata un’esperienza entusiasmante che oggi si conclude con la proclamazione di Pesaro a cui vanno i complimenti per la vittoria e l’augurio di buon lavoro per l’importante sfida che la attende. Abbiamo sempre affermato che il bando passa, ma il progetto resta. A Vicenza è stato avviato un nuovo percorso e un nuovo modo di fare cultura. Questo resta, come rimane l'energia di una città e del suo territorio che hanno partecipato attivamente e ora sono pronti a proseguire quanto iniziato".

"Per questo - continua il primo cittadino - già a partire dalla prossima settimana il gruppo di lavoro e gli uffici comunali saranno all’opera per avviare la realizzazione del progetto che, come ho sempre detto, sarà attuato nelle sue linee essenziali, valorizzando il titolo di città finalista di Capitale italiana della cultura. Come ha ricordato il ministro Franceschini, infatti, essere una città finalista è di per sé un risultato straordinario e testimonia la qualità del grande lavoro svolto, contribuendo a dare un’elevata visibilità nazionale alla nostra città che avrà un impatto positivo sui flussi turistici e il sistema economico".

"Sono molto soddisfatto del lavoro svolto fino a questo momento - conclude - ringrazio tutti coloro che vi hanno contribuito. Abbiamo concorso al meglio delle nostre possibilità coinvolgendo la città e il territorio con un livello di partecipazione mai visto prima e proponendo un dossier di qualità che ha fatto conoscere Vicenza all’Italia per la sua capacità di progettare il futuro attraverso le “invenzioni” culturali e sociali, oltre che per il patrimonio storico e artistico che custodisce. In tal senso, ora pubblicheremo il nostro dossier in modo tale che se ne possa apprezzare la progettualità sul piano culturale e sociale. Mi auguro che anche le altre città facciano altrettanto, quale contributo alla trasparenza e al merito nella scelta della Capitale italiana della cultura. Lo spirito con cui abbiamo concorso è sempre stato improntato a stimolare un cambiamento nelle logiche di produzione culturale della nostra città: in questo senso possiamo dire che la città è già cambiata e questo percorso non si interromperà, anzi proseguirà con maggiore entusiasmo e determinazione".

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