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Antinfluenzale, al via la campagna di vaccinazione: 67mila dosi per l'Ulss 7 Pedemontana

È consigliata a tutta la popolazione e fortemente raccomandata (e gratuita) per le categorie a rischio e alcune categorie professionali

Prende il via ufficialmente oggi, lunedì 16 ottobre, la campagna di vaccinazione antinfluenzale, per la quale l’Ulss 7 Pedemontana ha prenotato 67.000 dosi di vaccino, con la possibilità di potenziare ulteriormente lo stock in caso di richieste maggiori.

L’obiettivo, come sempre, è garantire la più ampia copertura tra la popolazione, con una particolare attenzione per i soggetti a rischio, per i quali anche quest’anno la vaccinazione sarà offerta gratuitamente.

Rientrano in questa categoria: over 60, donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, bambini da 6 mesi a 6 anni, adulti e minori affetti da malattie croniche dell’apparato respiratorio, cardiocircolatorio, renale, del sangue, pazienti diabetici o affetti da deficit immunitari, malati in attesa di interventi chirurgici rilevanti e familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze.

La vaccinazione è gratuita anche per i donatori di sangue e per alcune categorie professionali: operatori sanitari, addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e quanti per motivi di lavoro si trovano ad operare molto spesso a contatto con animali (in quanto questi potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani).

Sul piano organizzativo, la campagna vedrà l’impegno sinergico del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’ULSS 7 Pedemontana insieme ai Medici di Medicina Generale e ai Pediatri di Libera Scelta, ma i cittadini potranno effettuare la vaccinazione anche direttamente nelle farmacie aderenti, anche in questo caso gratuitamente per gli aventi diritto.

«Voglio sottolineare il ruolo essenziale dei Medici di Medicina e dei Pediatria di Libera Scelta - commenta il Direttore generale Carlo Bramezza -, sia per il loro impegno organizzativo nel predisporre ed effettuare le sedute di vaccinazione, sia per la promozione della vaccinazione tra i propri assistiti. Essi sono il primo punto di riferimento dei cittadini e delle famiglie e questo conferisce loro una grande credibilità e autorevolezza, che sono essenziali nella promozione delle vaccinazioni, non solo di quella antinfluenzale».

Proprio sul coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale richiama l’attenzione il dott. Giampietro Stefani, segretario provinciale della FIMMG, il principale sindacato nazionale della categoria: «La posizione del FIMMG è coerente con l’accordo collettivo nazionale, che prevede la partecipazione nei Medici di Medicina Generale alle campagne vaccinali, e sottolineo il plurale. Per noi si tratta di un’attività prioritaria e questo riguarda non solo l’antinfluenzale, ma tutte le campagne vaccinali, come ad esempio quella per l’herpes zoster, lo pneumococco e naturalmente l’anti-Covid. Si tratta di un punto fondamentale nel ruolo del Medico di Medicina Generale».

Una particolare attenzione è stata riservata anche agli ospiti delle 33 strutture residenziali per anziani presenti nel territorio dell’Ulss 7 Pedemontana, dove la vaccinazione è iniziata già nei giorni scorsi: in questo caso è il Servizio Igiene e Sanità Pubblica a mettere a disposizione le dosi, con le strutture che stanno procedendo alla somministrazione direttamente con personale proprio. 

Parallelamente, i Medici di Medicina Generale effettueranno la vaccinazione antinfluenzale anche a domicilio per gli anziani o comunque per i soggetti disabili in casa con difficoltà di spostamento che figurano tra i propri assistiti.

«L’obiettivo è raggiungere anche quest’anno una copertura il più possibile elevata - sottolinea il dott. Antonio Di Caprio, Direttore sanitario dell’Ulss 7 Pedemontana -, in particolare tra i soggetti più fragili per i quali l’influenza può scatenare gravi complicanze: ogni anno anche nella nostra Azienda i ricoveri riconducibili all’influenza come causa scatenante sono numerosi, è importante non sottostimare i pericoli. Ma accanto alla protezione individuale c’è anche un tema di protezione collettiva: chiediamo anche alle persone sane, non a rischio, di vaccinarsi per ridurre il più possibile la circolazione del virus. Senza dimenticare comunque le ricadute collettive in termini di impiego di risorse per il sistema sanitario e di giornate di lavoro perse».

Da qui l’invito alla vaccinazione, ma anche ad adottare alcuni comportamenti virtuosi che possono ridurre i contagi: «L’esperienza del Covid ha fatto entrare nelle abitudini comuni tutta una serie di misure che sono efficaci anche nel prevenire il contagio dell’influenza - spiega il dott. Lorenzo Bulegato, direttore del SISP dell’Ulss 7 Pedemontana - mi riferisco all’importanza di igienizzare spesso le mani, ma anche di utilizzare la mascherina in caso di sintomi influenzali, soprattutto per chi vive in casa con soggetti a rischio. E poi naturalmente ci sono le buone regole di comportamento generali, dunque evitare i luoghi chiusi molto affollati e non entrare in stretto contatto con le persone in caso di sintomi. Il virus si sconfigge in primis con la vaccinazione, ma anche osservando alcune regole di comportamento: farlo è una responsabilità individuale per la salute di tutta la comunità».

Una particolare attenzione sarà posta anche alla promozione della vaccinazione tra il personale sanitario: in particolare per gli operatori delle proprie strutture ospedaliere e territoriali l’ULSS 7 Pedemontana ha previsto delle sedute dedicate a partire dal 23 ottobre. «La vaccinazione - sottolinea il Dott. Di Caprio - per il professionista sanitario rappresenta un momento di tutela della propria salute ma anche un atto di responsabilità nei confronti dei colleghi e dei pazienti in cura».

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