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"Grazie al dott. Rosenberg e alla sua equipe", esempio di buona sanità

Non capita tutti i giorni di elogiare i professionisti ai quali dedichiamo la nostra vita nel momento in cui la salute sembra venire meno, Giada Tagliaro Fortuna l'ha fatto con una lettera indirizzata ai medici che l'hanno seguita in un periodo non facile

"Non pensi mai che certe “batoste” possano capitare anche a te". Inizia così la lettera che Giada Tagliaro Fortuna ha scritto di suo pugno per raccontare quanto le è accaduto nei mesi scorsi e, una volta tanto, per rendere omaggio alla sanità e in particolar modo per ringraziare il dottor Piergiorgio Rosenberg e tutti gli operatori del reparto di ginecologia ed ostetricia dell'ospedale San Lorenzo di Valdagno.

"Vivi la vita a mille all’ora, pensando che sia sempre tardi per raggiungere gli obiettivi che ti sei da sempre posta: ti vuoi affermare nella professione ma vuoi anche creare una famiglia. Desideri essere completa, riuscire in tutto quello che fai ed è per questo che a te stessa non risparmi nulla. Le giornate scorrono così veloci e frenetiche che ignori anche i segnali che il tuo corpo ti invia, ma succede poi che arrivi al limite, ti rendi conto di essere vulnerabile e capisci in un solo momento quanto tu non ti sia, per troppo tempo, “ascoltata”. Fortunatamente però esistono medici che sono soprattutto persone meravigliose.

E’ quello che è successo a me, ad agosto quando mi si sono presentati alcuni sintomi preoccupanti ed è stato così che ho conosciuto il dottor Piergiorgio Rosenberg. Sono stati giorni traumatici, caratterizzati da un gran dolore fisico, ma ho sentito quel senso di sicurezza che infonde ogni medico che esercita la sua professione con passione ed ho confidato a lui le mie preoccupazioni. Con lui abbiamo programmato l’intervento tenendo conto delle mie condizioni di salute, delle disponibilità della struttura e dei miei impegni lavorativi, (bisogna tener conto che una libera professionista non può assentarsi dal lavoro per troppi mesi!). Sono stata operata il 21 ottobre scorso presso l’ospedale S. Lorenzo di Valdagno.

L’intervento mi ha provato: si è rivelato più impegnativo del previsto per alcuni problemi sopravvenuti. La degenza nel reparto di ginecologia ed ostetricia al S. Lorenzo mi ha però piacevolmente colpita: l’organizzazione del reparto, la notevole professionalità e disponibilità di tutti i medici e della caposala, nonché di tutte le infermiere. Voglio soffermarmi soprattutto sulle infermiere donne, a mio avviso fantastiche, dedite al paziente e instancabili. Porterò sempre con me il ricordo di tutte e della loro capacità di regalare un sorriso anche alla fine di  turni impegnativi.
I giorni di convalescenza mi hanno fatto riflettere molto su quanta poca gratitudine ci sia per chi lavora in questi reparti e  accompagna attraverso giornate che, molto spesso sono le peggiori che ci possano capitare. A tutti voi un sincero ringraziamento non solo per la professione che svolgete ma per l’umiltà e la dedizione con le quali assolvete alla stessa.

Sto scrivendo ora anche con la speranza di raggiungere il maggior numero di donne: vi esorto a fare gli screening, i controlli annuali e ad amarvi, amarvi tantissimo. Ritagliatevi i tempi e gli spazi necessari per recarvi dal medico e per documentarvi. Troviamo il tempo per noi stesse, per ascoltarci, per curarci e per riprenderci dopo le cadute.
Questa degenza e la lunga convalescenza mi hanno insegnato a riprogrammare le mie credenze; ho imparato ad ascoltarmi in profondità ed ho capito che non è mai tardi per raggiungere ciò che desideri veramente, non esistono scadenze prestabilite, non ci sono mete da raggiungere prima o dopo altre donne.

Concludo ringraziando: il ginecologo Piergiorgio Rosenberg, tutti i medici del reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale S. Lorenzo di Vadagno, la caposala Marisa, tutte le infermiere (Anita, Michela, Marina e tutte le altre), nonché l’équipe di sala operatoria".

 

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