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Si avvicina l'apertura della mostra "POP /BEAT", presentati i primi eventi collaterali

Assessore Fantin: «Abbraccerà tutta la città»

La mostra "POP/BEAT – Italia 1960-1979. Liberi di sognare", aperta in Basilica Palladiana dal 2 marzo al 30 giugno, sarà la miccia di una ricchissima serie di eventi collaterali ad hoc, proposti in alcuni dei principali luoghi monumentali della città di Vicenza, grazie all’impegno degli assessorati alla Cultura, al Turismo e all’attrattività della città; all’Istruzione; alle Politiche giovanili, digitalizzazione e innovazione.

Questa mattina l’assessore Ilaria Fantin ha presentato il senso di questo progetto corale: «Pop Beat abbraccerà tutta la città, declinando attraverso numerosi eventi, dentro e fuori mostra, lo spirito degli anni 60 e 70 in Italia. Sono già numerose le adesioni di partner culturali importanti, ma abbiamo raccolto molto interesse da parte di tutti gli operatori con cui abbiamo costituito il Coordinamento cultura. Contiamo sull’energia di tutti per far scoprire – soprattutto ai più giovani - questo particolarissimo periodo storico, artistico e musicale che tanto ha influenzato la nostra società».

Eccone l’elenco delle prime iniziative in programma, annunciate oggi dal curatore Roberto Floreani:

  • La serata performativa Randagi Agnelli Angeli Fottuti, del co-curatore Alessandro Manca (recitazione, musica, video), nell’auditorium della Basilica, a metà marzo.

  • La proiezione del Film I figli dello stupore di Francesco Tabarelli, con presentazione, entro la metà di marzo.

  • Il Centro di produzione teatrale La Piccionaia con le due serate Stand Up Poetry (il 6 aprile) e Pigiama Party (19 aprile)

  • L’Associazione culturale Theama Teatro, con due maratone serali Veggenti dai lunghi

capelli, l’11 aprile e il 12 aprile, curate dagli allievi dal Centro di formazione teatrale For.the.

  • Il festival dei giovani VI-YOUNG parteciperà alla tematica del progetto, il 12, 13, 14 aprile.

  • Il Cinema Odeon con le proiezioni dei film Umano non umano di Mario Schifano, Lo spazio inquieto di Franco Angeli e Pop sentimentale di Giosetta Fioroni, tre artisti esposti in mostra, tra marzo e aprile.

  • La Fondazione Monte di Pietà e Palazzo del Monte, con la rappresentazione della storica composizione La fabbrica illuminata (1964) di Luigi Nono, il 1 maggio.

  • Il festival New Conversations – Vicenza Jazz, con due concerti Jazz in Basilica il 14 maggio (h.18 e 23) e il 18 maggio serale/notturna.

  • La Biblioteca civica Bertoliana, organizzerà Liberi di sognare, sei incontri nelle sue sedi di quartiere, rassegna di lettura ad alta voce per bambini. Nel mese di giugno la rassegna estiva InChiostro con tre eventi dedicati alla Beat Generation.

  • La Fondazione Teatro Comunale con il City Lights Festival, due giorni ricchi di eventi: poesia, musica, incontri, nello spazio del Ridotto del teatro, alla fine di giugno 2024

  • Il Conservatorio di musica di Vicenza Arrigo Pedrollo, con un programma in via di perfezionamento.

Anche le scuole saranno coinvolte, a partire da una specifica sezione didattica allestita al piano terra della Basilica Palladiana, nel Salone degli Zavatteri

L’intento è infatti quello di coinvolgere tutta la città di Vicenza in una grande festa collettiva, prendendo spunto dallo spirito della mostra che il curatore Roberto Floreani con queste parole:

Nel caso specifico della Pop e della Beat italiane ho voluto approfondire un periodo storico che ho vissuto da testimone oculare, almeno a partire dalla metà degli anni ’70, nelle speranze, nei fermenti, nella voglia di vivere, naufragati nella tragedia degli anni di piombo e della strage procurata dalle droghe pesanti. Un tributo feroce di perdite di vite, d’amicizie e d’illusioni: 1960 liberi di sognare, quindi, fino alla fine del sogno, 1979. Questi artisti, questi poeti, questa musica sono quanto ho visto, letto, ascoltato in quegli anni e che vedo, leggo e ascolto ancor oggi.

In mostra, le sezione Pop, proporrà quasi un centinaio di opere selezionate di 35 artisti privilegiando i grandi formati, spettacolarizzati da un’ampia sezione di sculture.

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