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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Saluto romano alla commemorazione, assolti in 17: "Una sentenza che non aiuta la lotta al neofascismo"

L'Anpi commenta la decisione del giudice che ha ritenuto di non applicate la leggi Scelba-Mancino perché "il fatto non sussiste"

Per il tribunale di Vicenza il saluto fascista non è reato. Il giudice, nei giorni scorsi ha infatti assolto 17 neofascisti che erano stati rinviati a giudizio per aver esibito  simboli e compiuto gesti ed espressioni che richiamano il passato regime. Il fatto era accaduto nel luglio 2019 quando i "nostalgici" avevano alzato il braccio destro nel saluto romano durante la cerimonia di commemorazione dell'Eccidio di Schio. 

Il pubblico ministero, accogliendo le segnalazioni della Digos, ne aveva infatti chiesto la condanna, in nome della Costituzione antifascista e delle leggi Scelba e Mancino, che applicano il principio costituzionale di divieto di ricostituzione del disciolto partito fascista. Il giudice ha ritenuto  che “il fatto non sussista”. 

“Ci chiediamo cosa debbano fare coloro che si richiamano al fascismo, con parole, atteggiamenti e comportamenti che sono chiaramente indicativi di una volontà di ritorno ad un passato nefasto e tragico per il nostro Paese, per essere condannati applicando le citate leggi”, ha commentato l’Anpi Vicenza con una nota, aggiungendo:  “Coloro che erano sottoposti a giudizio, inoltre, sono personaggi noti per la loro militanza neofascista e alcuni hanno fatto o fanno parte di gruppi e movimenti che si fanno notare per aggressività e sfacciataggine nell’espressione dei loro truci simboli e delle loro violente parole d’ordine”.

La richiesta dell’associazione, visto l’avvicinarsi del 7 luglio con la commemorazione dell’Eccidio di Schio, annuncia che chiederà alla autorità “di vietare la manifestazione fascista che si ripete ogni anno”. “Se così non avverrà - conclude l’Anpi - saremo a Schio, a protestare per una presenza che, strumentalizzando il tragico Eccidio del 1945, intende riproporre l’ideologia che le partigiane e i partigiani scledensi e italiani, insieme agli alleati, hanno sconfitto con la Guerra di Liberazione. Invitiamo fin d’ora cittadine e cittadini democratici e antifascisti a partecipare con noi alla manifestazione che intende esprimere il carattere civile e democratico della città”.

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