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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Bassano del Grappa

Admo nella rete di un fake: si finge Roberto Baggio e chiede all'associazione migliaia di euro

Cerca di ottenere un pagamento di 7000 euro per la presenza all’evento di sensibilizzazione ma i volontari sventano la truffa

Con un profilo fake si finge la stella del calcio italiano Roberto Baggio e cerca di ottenere dall’associazione di volontariato Admo Veneto un pagamento di 7mila euro per la presenza all’evento di sensibilizzazione e tipizzazioni di Admo Veneto, che si è tenuta sabato 10 giugno in piazza libertà a Bassano del Grappa.

È successo qualche giorno fa in occasione di Match for Life la prima campagna nazionale Admo di informazione e sensibilizzazione che ha visto l’associazione in tutta Italia con un unico scopo: iscrivere nuovi potenziali donatori per offrire una Speranza di Vita a tutti i pazienti in attesa di trapianto.

Grazie alla prontezza dei volontari e della presidenza regionale dell’associazione la truffa è stata sventata con segnalazione fatta alla polizia postale e Admo è stato presente regolarmente in piazza a Bassano a parlare di dono, anche senza la presenza di Roberto Baggio.

La vicenda è presto raccontata. I volontari dell’associazione avevano in cantiere una sorpresa in occasione del pomeriggio del 10 giugno: si erano impegnati a cercare i contatti e invitare l’ex-calciatore Roberto Baggio per attrarre più persone possibili e avvicinarle alla causa benefica. Sono incappati in un profilo fake, con cui il vero Roberto Baggio non ha nulla a che fare, e in un tentativo di truffa.

Comincia tutto il 24 maggio con uno scambio di mail tra i volontari dell’associazione e questo truffatore anonimo, che utilizza nome e foto del noto personaggio per attirare le sue prede. Inizialmente fingendosi entusiasta, questo personaggio “accoglie” con gioia l’invito e si dice disponibile addirittura a fare una donazione all’associazione. Qualche giorno dopo chiede però ai volontari di contattare “il suo manager Jeff Merchuori”, che chiede un cachet decisamente salato.

“Siamo lieti di sapere che il nostro cliente è un'ispirazione per la vostra organizzazione e siamo felici di sostenere la vostra causa. Tuttavia, in qualità di responsabile finanziario del signor Baggio, devo informarla che la sua partecipazione all'evento richiede un compenso di 7.000 euro. Comprendiamo che la vostra è un’organizzazione no profit, ma dobbiamo tenere conto dei costi associati alla partecipazione del signor Baggio a eventi pubblici” è il testo della mail, inviata da un indirizzo che corrisponde al nome di un tal Jose Veloso.

Al rifiuto dell’associazione di sborsare 7mila euro, il profilo fake cerca di contrattare, abbassando il prezzo pur di spillare un po’ di denaro a coloro che utilizzano quelle stesse risorse per informare la popolazione sul trapianto di midollo osseo, raccogliere donatori e aumentare le speranze di cura per i pazienti oncologici che necessitano di un trapianto. I tentativi del truffatore di far abboccare all’amo i volontari di Admo Veneto proseguono con ripetute mail fino a mercoledì 7 giugno.

Siamo senza parole e rammaricati – spiega Mara Rosolen Presidente di Admo Veneto – di quanto successo, soprattutto per tutte quelle persone che attendono un trapianto di midollo come possibilità di vita e vedono negli eventi come quello di Bassano un’occasione in più per aumentare il numero dei donatori e di conseguenza le loro possibilità di vita. Ricordo che ad oggi il match tra donatore e ricevente è ancora di 1 a 100 mila.  Sono rattristata anche per i volontari di Admo che tanto si spendono per cercare nuovi donatori e che tanto fanno per trovare testimonial che attraggano i giovani dai 18 ai 35 anni, come in questo caso Roberto Baggio. Infine mi dispiace anche per il calciatore, anche lui vittima inconsapevole di questa truffa, conoscendo la sua sensibilità rispetto a certi temi. Da parte nostra avevamo pensato di organizzare davvero un bell’evento con Baggio, nelle “sue zone”. Speriamo nel prossimo futuro di poterci rapportare direttamente con lui per la buona causa, senza dover incappare in persone come queste che lucrano sulle sofferenze delle persone e sulla buona volontà di altre persone che mettono a disposizione il loro tempo libero per gli altri”.

Ma il dono è più forte, anche delle fake news e nella tappa vicentina di Admo sono stati tipizzati 48 nuovi donatori.

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