rotate-mobile
Attualità

Scuola troppo cara, studenti in presidio: "Non me lo posso permettere"

Manifestazione di protesta per sottolineare il caro libri e caro trasporti che grava sulle tasche delle famiglie

Inizio anno scolastico in presidio per la Rete degli Studenti Medi di Vicenza che in occasione dell'avvio della scuola ha organizzato una mobolitazione davanti alle scuole superiori Boscardin e Canova, al fine di porgere l’attenzione sui crescenti caro libri e caro trasporti e in generale sulle spese scolastiche che gravano sempre di più sulle famiglie, intralciando il diritto allo studio degli studenti. Altre azioni analoghe sono avvenute in tutto il Veneto e nel resto d'Italia.

 “La nostra principale preoccupazione è sempre stata quella di garantire un effettivo accesso all'istruzione, e siamo profondamente preoccupati dal fatto che i costi elevati per accedere all'istruzione pubblica stiano minando questo diritto fondamentale - dichiara Alessia Spillare della Rete degli Studenti Medi Vicenza - Vogliamo che le nostre città, la nostra regione e il nostro paese garantiscano un reale diritto allo studio. Ciò che ci troviamo davanti è, invece, un’istruzione pubblica intrinsecamente classista che lascia indietro i meno abbienti .” dichiara Alessia Spillare della Rete degli Studenti Medi Vicenza".

 Con tale azione, gli studenti hanno inteso evidenziare anche le questioni legate all’aumento dei prezzi dei trasporti e dei libri di testo, che vengono modificati di qualche paragrafo ogni anno, obbligando gli studenti a comprarli nuovi. Durante il presidio, i ragazzi hanno deciso di comunicare il loro messaggio esponendo dei libri e uno striscione che recita “non me lo posso permettere”.

 “La situazione diventa ancora più problematica quando consideriamo l'impatto psicologico che questi costi hanno sulla nostra generazione - aggiunge Martina Tassetto, coordinatrice provinciale della Rete Studenti Medi Vicenza  - Siamo privi di servizi come sportelli psicologici gratuiti e ciò ci costringe ancora una volta a dipendere dai costosi servizi privati. In breve, ci sono aiuti annunciati a parole, come il bonus trasporti e il bonus cultura, ma nella pratica si rivelano inadeguati nel risolvere il problema condiviso che stiamo affrontando. Ci concentreremo su questo non solo il primo giorno, ma continueremo nelle settimane a venire con assemblee pubbliche e essendo presenti nelle scuole per tutelare il nostro diritto allo studio”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scuola troppo cara, studenti in presidio: "Non me lo posso permettere"

VicenzaToday è in caricamento